ELEZIONI COMUNALI A TRENTO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Settembre, 2020 @ 6:28 am

Detto altrimenti: chiedo la vostra fiducia e il vostro voto ( post 4011)

Amiche, amici, ad ogni tornata elettorale si richiedono due tipi di competenze del tutto diverse:

1 – sapere comunicare all’elettore la bontà delle proprie idee;
2 – saperle realizzare.

Io sono bravo soprattutto nella seconda e chiedo il vostro voto in quanto manager ampiamente sperimentato in grado di trasformare un’dea in un progetto e di realizzarlo: infatti sono stato Direttore Finanziario, operatore nella mobilità (funiviaria, ferroviaria, cittadina) General Manager, Presidente e Amministratore Delegato di Società all’estero, in Italia e in molte sfide regionali (Passo del Tonale, Bolzano, Trento, Rovereto, Riva del Garda). Io – candidato nella lista PIUTRENTOVIVA – lavorerò per lo sviluppo dell’azione del nostro Sindaco FRANCO IANESELLI. Potete esprimere due preferenze purchè di genere diverso. Nelle Circoscrizioni (schede rosa) sono candidato nella mia (S. Giuseppe e S. Chiara) e in quella del Bondone. Vi chiedo il voto e vi ringrazio per avermi letto.

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LA MIA PRIMA VOLTA DA CANDIDATO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Settembre, 2020 @ 7:09 am

Detto altrimenti: vi chiedo il voto alle elezioni comunali di Trento       (post 4010)

LA MIA PRIMA VOLTA CANDIDATO. Una vita da manager. Se eletto, sicuramente il mio apporto non sarà tradizionale e la diversità è ricchezza. “L’attimo fuggente” uno splendido film. Salire in piedi sui banchi di scuola per valutare le cose da un diverso punto di vista. Lo prometto: non salirò in piedi sui banchi del Consiglio Comunale, ma cercherò di valutare le cose da un punto di vista diverso. Grazie se mi date il vostro voto e se, insieme a me, votate ELISABETTA ZANELLA: insieme a +EUROPA, siamo nella lista PIUTRENTOVIVA a sostegno del candidato sindaco FRANCO IANESELLI#piutrentoviva

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REFERENDUM PRO DEMOCRAZIA DIRETTA? NO GRAZIE!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Settembre, 2020 @ 6:38 am

Detto altrimenti: parole vuote ma molto pericolose    (post 4009)

Crimi (5 Stelle) dice: “Chi vota SI vota per il cambiamento”. E’ vero, la trasformazione della democrazia in una oligarchia!

Infatti:

riduzione del numero dei parlamentari + parlamentari individuati       attraverso la rete + referendum propositivo senza quorum + vincolo di mandato = a fare le leggi sarebbero i gestori della rete.

Infatti, quel “diretta” è il participio passato di un verbo della seconda coniugazione ed ha sempre significato passivo: orchestra diretta da …; riunione diretta da … democrazia diretta dai gestori della rete. Quindi, dire NO al referendum e bloccare la riduzione del numero dei parlamentari, significa dire NO a questo processo degenerativo della nostra Democrazia.

Viva la Democrazia rappresentativa, viva Italia Viva, viva Piutrentoviva, viva Franco Ianeselli sindaco di Trento! #piutrentoviva

Grazie se mi votate e se insieme a me votate Elisabetta Zanella

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PILLOLE DI POLITICA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 12 Settembre, 2020 @ 2:56 pm

Detto altrimenti: politica in pillole      (post 4008)

Rispetto ai Comuni del territorio l’Ente Provincia Autonoma può essere come una holding (società capogruppo) pura, mista o operativa. E’ holding pura se si limita a trasferire ai Comuni le risorse finanziarie; è mista se riserva a se qualche settore operativo (ad esempio l’ordine pubblico); è operativa se fa tutto lei, anche quello che secondo il principio di sussidiarietà, farebbe meglio ciascun Comune.

Managerialità 1: trasformare ogni evento anche negativo in opportunità e ogni singolo evento in un fatto seriale; non avere l’etica dei principi che conduce all’integralismo né l’etica del risultato, che conduca al cinismo, bensì avere l’etica compromesso; unire sempre il potere alla responsabilità; avere presente che il primo fattore della produzione è la motivazione di chi è impegnato.

Managerialità 2: MBO, Management By Objectives, porre sempre ai collaboratori obiettivi un po’ più difficili di quelli normali, purchè siano raggiungibili.

Una positività da Covid19: non quella di essere contagiati, ma quella di essere spronati a continuare a migliorare il sistema. Non possiamo sapere se questa sarà l’unica emergenza o quando questa terminerà: essa comunque ci ha spronato a creare dinamicamente nuove opportunità di crescita e di vita.

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ITALIA VIVA, TRENTOVIVA, PIUTRENTOVIVA, IDEA VIVA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Settembre, 2020 @ 11:16 am

Detto altrimenti: multa paucis, molte idee importanti a poche persone    (post 4007)

Sono un manager che a metà della carriera si è despecializzato, è diventato Direttore Generale, Amministratore Delegato, Presidente di SpA e i direttori finanziari li ha avuti come dipendenti. Tuttavia un po’ di finanza gli è rimasta “attaccata” …

1 – TIR – TITOLI IRREDIMIBILI DI RENDITA (non sono un debito)

Aprile 2020: scrivevo un libro sull’opportunità che l’Ente Pubblico emettesse TIR, Titoli di Risparmio Irredimibili

25 agosto 2020: Banca Intesa Sanpaolo emette 700 milioni di irredimibili al 5,5% lordo (tassati al 26% in quanto emissione privata) e riceve 6,5 miliardi di prenotazioni.

Sarebbe interessante conoscere la composizione italiana e/o estera di chi ha prenotato quei 6,5 miliardi, ed il taglio dei titoli.

Si può prevedere che il Sanpaolo lanci altre emissioni e sia seguito da altre banche italiane e straniere.

Ciò spiazzerà gli attuali titoli di stato redimibili. Lo Stato deve iniziare a emettere suoi irredimibili allo stesso tasso o anche qualcosa di meno, considerando che potrà tassarli come tassa i BOC-Buoni ordinari Comunali, cioè al 12,5%, magari lanciandoli in sostituzione volontaria delle scadenze dei titoli redimibili.

2 – BOC- Buoni Ordinari Comunali (BOProvinciali, BORegionali)

Devono avere durata superiore a cinque anni, la legge (art. 35 L. 724 del 23.12.94  non ne stabilisce la durata massima quindi potrebbero essere irredimibili con una modifica alla legge circa la maggiorazione del rendimento). Comunque sono a destinazione vincolata a investimenti specifici e convertibili in azioni delle Spa di scopo. Rendimento oggi, de iure condito, redimibili, +1% rispetto ai titoli redimibili dello Stato. Domani, de iure condendo, irredimibili, ad esempio + 2%.

3 – RECOVERY FUND

L’inizio dello sviluppo industriale della Cina si è basato sul fatto che il governo centrale assegnava le risorse finanziarie direttamente ai progetti locali, scavalcando la serie degli Enti Pubblici intermedi.

Si potrebbe intervenire a livello governo-parlamento per ottenere quanto segue:

Sull’esempio positivo del nuovo ponte di Genova, i Recovery Fund alle Città Metropolitane e ai capoluoghi delle Regioni Autonome e delle due provincie autonome siano assegnati direttamente alle città vincolati a progetti di investimenti specifici, con la garanzia del Sindaco nominato Commissario Straordinario. A Trento ciò potrebbe valere per la metropolitana leggera di superficie, la funivia Trento Monte Bondone e forse anche per l’interramento della ferrovia.

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PIUTRENTOVIVA, FRANCO IANESELLI SINDACO, anche con il vostro voto

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Settembre, 2020 @ 4:05 pm

Detto altrimenti: grazie se votate me, Elisabetta Zanella, Ileana Olivo (post 4006)

Franco Ianeselli for Sindaco? Yes we can!
Io con Elisabetta Zanella  e …
con Ileana Olivo!
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#piutrentoviva

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INCONTRI: ILEANA OLIVO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Settembre, 2020 @ 7:15 am

Detto altrimenti:  una Donna (Dominacandidata della lista Piutrentoviva a sostegno del candidato Sindaco Franco Ianeselli (post 4006)

Anteprima

Pier Luigi Celli, alla pag. 139 del suo libro capolavoro “Il potere, la carriera e la vita” (ed. Chiarelettere), cita Umberto Galimberti :” Mentre la donna costruisce la sua identità nella relazione, il maschio pena a istituirla lui la relazione, tendendo a badare a se stesso”.   

A mia volta aggiungo: dobbiamo smettere di sperare, cioè di sperare che qualcuno realizzi  per noi ciò che ci serve: dobbiamo rimboccarci le maniche e darci da fare noi stessi: in famiglia, nella vita sociale, sul lavoro, in politica. Con pensiero ed azione.

Ileana Olivo: tre volte collega ed amica: co-candidata alle prossime elezioni comunali; partecipante al Circolo Culturale Accademia delle Muse di Trento di cui sono vice presidente; collega di una cara amica: triplo quindi l’impulso a chiederle un’intervista per la mia serie “Incontri”.

Ora possiamo cominciare

Ileana, Pier Luigi Celli nel suo bel libro citato, fra l’altro afferma che per conoscere bene una persona occorre rifarsi alla sua storia più che al suo curriculum
Caro Riccardo, concordo con l’affermazione di Pier Luigi Celli. Però il curriculum è per definizione destinato ad essere reso pubblico, la mia storia invece preferisco esporla solo “in quanto” e “per quanto” necessario: questo non tanto per me, ma per rispetto di chi è parte della mia storia e magari non gradisce essere reso noto. Ciò non toglie che con le persone di cui mi fido non ho segreti: per fortuna non ho nulla, nella mia storia, di cui vergognarmi! Io e te ci conosciamo da poco tempo, ma per la stima e la simpatia che provo nei tuoi confronti, sento che potrei in futuro raccontarti molte cose di me (se ti interessa, ovviamente…).

La famiglia, domanda doverosa che non vuole essere indiscreta però …
Per quanto appena detto, della mia famiglia preferisco citare solo i miei genitori, perché non possono più rammaricarsi se ne parlo (la mamma perché non c’è più, il papà perché per la sua età ormai può infischiarsene di tutto…). Non mi hanno fatto mai mancare niente, sono stata educata in modo piuttosto rigoroso e soprattutto a loro modo sono stati femministi: non solo mia madre, ma anche mio padre (ora 97enne) mi hanno sempre detto non di sposarmi, ma di studiare e trovare un lavoro per rendermi economicamente indipendente. Forse, anche per questo, apprezzo tanto che anche la lista elettorale di cui io e te facciamo parte (+ Trento Viva) si autodefinisca “femminista”!

Bene, grazie. Ora anche qualche parola sul tuo curriculum
Ho il diploma di maturità classica, sono laureata in Giurisprudenza, dal 1993 lavoro come dipendente della Provincia autonoma di Trento, prima come funzionaria, poi come Direttrice di Ufficio. Per la quasi intera durata della scorsa legislatura provinciale sono stata sostituta dirigente del Servizio Politiche sociali, dove mi sono dedicata in primo luogo allo sviluppo dell’innovazione sociale.

Nel lavoro, puoi testimoniare se la parità di genere è rispettata per quanto concerne parità numerica, di retribuzione, di carriera?
Per quanto riguarda il settore pubblico, le retribuzioni sono necessariamente uguali tra uomini e donne. Se andiamo però a guardare dietro la mera facciata, credo che si possa affermare che anche nella p.A. il guadagno pro capite medio delle donne è inferiore a quello degli uomini. Questo si verifica per il combinato disposto di due fattori: il c.d. “tetto di cristallo”, per cui la percentuale delle lavoratrici, che nei livelli più bassi è pari – se non superiore – a quello dei lavoratori, man mano che ci si alza di livello diventa sempre minore nei livelli apicali e per l’incidenza del part time, che a mio parere è uno strumento che  risolve in modo sbagliato il tema della conciliazione lavoro/famiglia e che ha pesanti effetti sul piano della retribuzione, delle possibilità di carriera e a lungo termine sulla quantificazione del trattamento pensionistico. E’ provato che il dislivello economico tra uomini e donne è anche uno fattore importante nella dinamica della violenza di genere.

Ci sono stati episodi discriminanti a tuo danno?
A dire la verità, se nei miei confronti ci sono state discriminazioni è stato non per il mio essere donna, ma perché sono sempre stata proiettata (evidentemente, troppo, a parere di qualcuno con potere decisionale) sull’innovazione. L’innovazione è una parola che a tanti riempie la bocca ma se è effettivamente praticata può essere scomoda. E poi sono stata penalizzata perché sono convinta che per far bene le cose, soprattutto se si tratta di cose innovative, è necessario potersene occupare a tempo pieno, quindi le mie proposte organizzative per poter avere una struttura dedicata specificamente all’innovazione sociale sono state tutte rifiutate.

Famiglia, lavoro ed ora anche la politica: come ci sei arrivata?
Alla politica sono arrivata perché il mio lavoro nel campo del sociale è evidentemente stato apprezzato molto più da soggetti esterni alla PAT che dai vertici della mia amministrazione. Non è stato facile per me accettare e passare da un ruolo di tecnico ad un ruolo politico (perché tutti noi candidati stiamo facendo politica, indipendentemente dall’esito del voto!), ma ritengo che ora più che mai sia necessario “metterci la faccia”. Ho accettato perché me lo ha chiesto una persona in cui ho fiducia, che conosceva il mio lavoro nel sociale e mi ha chiesto di spenderlo nel costruire il nostro programma; perché mi ha promesso una lista che valorizza le donne e le competenze; perché sosteniamo un candidato sindaco che per me è la persona giusta nel posto giusto al momento giusto. Inoltre, desidero mettere a disposizione della città di Trento l’esperienza che ho maturato per venti anni nel welfare.

E dopo la politica, gli interessi “amministrativi” per la città. Quali sono i tuoi progetti-contributi?
Ritengo che Trento sia il contesto ideale per realizzare in concreto molte iniziative sociali sulle quali ho lavorato su piano più teorico come dirigente provinciale. Soprattutto in questa era di crisi economico-sociale derivante dalla pandemia, è importante impostare un welfare che abbandoni l’approccio assistenzialistico e diventi generativo di idee ed esperienze. E’ il momento giusto per avere un’amministrazione comunale che non abbia paura di tentare e promuova e sostenga modelli quali il distretto dell’economia solidale, il cohousing (per persone anziane, con disabilità, con altre problematiche sociali), le reti del welfare di quartiere o di prossimità per intercettare la sempre più numerosa fascia dei cosiddetti “vulnerabili”… E’ ora che ogni componente della società, non solamente quelle tradizionalmente afferenti al sociale, si attivi per creare un contesto cittadino inclusivo e coeso. Il ruolo di promozione, mediazione e garanzia che il Comune può e deve svolgere è fondamentale per il dialogo tra il terzo settore e l’imprenditoria. che collaborando strettamente possono avere grandi vantaggi per sè e per il benessere della comunità.

Come valuti la terna dei rapporti idea e progetto politico; idea e progetto “amministrativo”; idea e progetto di opere pubbliche e servizi.
Per me la politica è idea e azione, quindi il primo rapporto in realtà non è un binomio, ma si tratta di sinonimi! Il ragionare in una dimensione comunale, poi, mi darebbe la possibilità di trasformare immediatamente politica e idee in progetto amministrativo e di conseguenza concretizzarle in opere e servizi. Condivido appieno, sulla base anche della mia esperienza di lavoro, l’affermazione del nostro candidato sindaco Franco Ianeselli per il quale gli uffici comunali non dovranno più dire “non si può fare”, ma “si può fare”!

La catena delle leggi discendenti e dei progetti ascendenti: le leggi emanate da tutti gli Enti “superiori” (UE, Stato, Regioni, Province) in definitiva producono effetti sui cittadini di una città. E’ quindi corretto che progetti “comunali” significativi trovino la massima legittimazione anche in “quelle” leggi, anzi, che ne siano l’innesco all’interno di una Nuova Età dei Comuni. Qual è il tuo pensiero al riguardo?
Quello che ho appena sentenziato sull’approccio che devono avere gli uffici comunali ovviamente trova un limite nei contenuti della normativa vigente. Credo però che nella maggior parte dei casi leggi e regolamenti siano (giustamente) formulati in modo tale da lasciare un ampio spazio di creatività ed operatività agli enti locali. Inoltre la normativa è costantemente in evoluzione ed è necessario mantenersi aggiornati, individuando e praticando tutte le modalità di azione possibili. In sintesi, ritengo che la Nuova Età dei Comuni si possa realizzare sfruttando con coraggio tutte le possibilità offerte dal contesto normativo, senza rifugiarsi dietro le solite prassi solo perché ritenute più sicure. Anche limitandomi al settore delle politiche sociali, ho presente molte situazioni in cui si può “osare” di più!

Per concludere: grazie, Ileana! A te il mio migliore “in bocca al lupo” per l’elezione a Consigliera Comunale e per i successivi sviluppi interni a quella amministrazione e anche il mio voto assicurato!
Grazie a te, Riccardo, per lo spazio che hai voluto generosamente dedicarmi e un abbraccio! Spero che avremo modo di collaborare anche una volta terminata questa tornata elettorale …

Grazie a te Ilaena, ricambio l’abbraccio (mia moglie è informata!) e … collaborare anche dopo? Certo, tu sai per quale via io contribuisco al sociale. E poi noi due, diplomati classici e legulei, come potremmo non collaborare?

#piutrentoviva

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DUE INCONTRI DI CONVERSAZIONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Settembre, 2020 @ 6:43 am

MERCOLEDI 9 SETTEMBRE ORE 14, CAFFE’ TRIDENTE PIAZZA DUOMO : MATTEO RENZI E DONATELLA CONZATTI

GIOVEDI’ 10 SETTEMBRE ORE 16 ,    VIVAIO TUTTOVERDE DI PROGETTO 92, VIA STELLA 63 (RAVINA) : TERESA BELLANOVA E DONATELLA CONZATTI

  • Informazione. io ti informo o tu mi informi, anche a distanza
  • Comunicazione: io ti informo e tu mi informi, anche a distanza
  • Conversazione: la conversazione riduce le distanze, accetta il confronto, scambia le emozioni, costringe ad entrare in risonanza, rivede assunzioni di principio mai messe alla prova.

Se la pensi come me, dai … partecipa a questi eventi! Se la pensi diversamente, dai … vieni ugualmente, sarà comunque arricchente di idee e di relazioni. Perché se è vero che la Terra è un pianeta e il Mondo sono le relazioni che vi si svolgono, anche la Città è una sorta di piccola Terra, ricca di Cittadinanza, cioè delle relazioni che sappiamo instaurare, per condividere o per confrontarci: noi viviamo delle nostre relazioni.

Un sorriso anche da parte mia

Riccardo, candidato alle comunali nella lista Piutrentoviva a sostegno del candidato Sindaco Franco Ianeselli

E se mi voti, vota anche Elisabetta Zanella e Ileana Olivo, due Donne Dominae!

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TRENTO FRANCO IANESELLI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Settembre, 2020 @ 11:38 am

Detto altrimenti:   quale nuovo sindaco della città, naturalmente!   (post 4004)

Per le mie lettrici e i miei lettori ai quali ed alle quali chiedo di aggiungere una “e” per diventare miei elettori e mie elettrici, per il caso che non siano su Facebook riporto qui i miei ultimi interventi su quel social.

Io candidato consigliere nella lista Piutrentoviva per il mio candidato Sindaco Franco Ianeselli

TRENTO FINANZA PUBBLICA –  Nello scorso aprile – insieme all’amico Gianluigi De Marchi – pubblicai un libro evidenziando l’opportunità che fossero emessi titoli pubblici irredimibili (di rendita, non di debito). Il 25 agosto scorso Banca Intesa Sanpaolo ha emesso 700 milioni di propri titoli irredimibili a fronte dei quali ha ricevuto 6,5 miliardi di richieste! Sarebbe interessante conoscere quanti siano stati i richiedenti esteri ed i tagli sottoscrivibili. Nel mio libro ho ampliato il discorso ai Buoni Ordinari Comunali, Provinciali e Regionali di cui all’art. 35 della L.23 dicembre 1994 n. 724. #piutrentoviva #siamotrento

TRENTO GENERAL MANAGEMENT, FINANZA E RISULTATO ECONOMICO – –  Di un’iniziativa spesso ci si limita a dire: ma ci sono i soldi? Ma alla fine ci saranno perdite? Aspetto finanzario iniziale contro aspetto economico di bilancio finale. E invece non basta: occorre fare riferimento all’economia del sistema sociale città e dell’indotto sulla componente economica privata e pubblica all’interno di una valutazione generale. #piutrentoviva #siamotrento

TRENTO DEMOCRAZIA DIRETTA? NO GRAZIE! – “Diretta”, participio passato del verbo “dirigere” della seconda coniugazione ed ha sempre significato passivo: orchestra diretta da …; riunione diretta da …; direzione aziendale diretta da …; democrazia diretta da … da chi? #piutrentoviva #siamotrento

TRENTO AUTONOMIA DINAMICA –  Trento autonoma verso la Provincia come la Provincia lo è verso lo Stato. Dinamica nel senso di non essere semplicemente anche un ottimo gestore dell’esistente, ma costantemente alla ricerca dinamica di nuovi investimenti in idee, progetti, migliorie, valorizzazione di ogni opportunità e di ogni persona. #piutrentovita #siamotrento

TRENTO OPERA PUBBLICA – Idea, politica, organizzazione e progettazione, realizzazione, gestione. In successione occorre: avere l’idea giusta; farla sposare dalla politica; organizzarla e progettarne la realizzazione; realizzarla, gestire l’opera. Non esiste un’unica persona che sappia e possa fare da sola tutto ciò. #piutrentoviva #siamotrento

TRENTO ZERO BASE BUDGET – Il budget è la pianificazione annuale. In questa espressione il termine viene usato nel significato di “progettazione”. Mi spiego: quando la soluzione di un problema apparare non più adatta ai tempi, non conviene intervenire con una serie di modifiche, ma azzerare tutto e ripartire da zero. Occorre cioè ragionare con mente libera da precedenti condizionamenti. #piutrentoviva #siamotrento

TRENTO CENTRALITA’ –Il diritto alla centralità per ogni problema. Ogni problema, per piccolo che possa apparire, ha diritto alla sua centralità, nel senso che nel momento nel quale lo si affronta, occorre concentrarsi su di esso a prescindere al suo peso specifico. Un esempio: gli orari della città vanno ragionati non in funzione dei trasporti ma in quanto strumento per il miglioramento dell’intera vita cittadina.#piutrentoviva #siamotrento

TRENTO PRIORITA’ – Ero a capo di un’azienda. Il dirigente responsabile del SOM- Servizio Automazione Metodi lamentava di essere subissato di richieste di automazione da tutti i comparti operativi. Invitai i direttori dei reparti a segnalare le loro priorità, in ordine di importanza. Ne derivò che le prime due priorità di ogni reparto avrebbero occupato il SOM per tre anni! Da ciò i direttori impararono a concetrarsi sulle vere priorità e a non richiedere comunque interventi oltre il limite del possibile. Ovviamente l’ordine delle priorità fu da loro costantemente aggiornato. #piutrentoviva #siamotrento

TRENTO CITTA’ METROPOLITANA? – Non esattamente, ma lo spirito che ha determinato la creazione di quel tipo di città dovrebbe far riflettere sul peso specifico di Trento città capoluogo rispetto a chi, coordinando un insieme molto disomogeneo e partendo dalla gestione “finanziaria” delle risorse non versate allo Stato, pretende di decidere in sua vece nel merito e, ad esempio, decide che ogni domenica Trento (come Rovereto) debba tenere chiusi i negozi. #piutrentoviva #siamotrento

Vi chiedo il voto per me, per Elisabetta Zanella e Ileana Olivo, due Donne Dominae!

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PROGETTI COMUNALI DOPPIAMENTE “ASCENDENTI”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Settembre, 2020 @ 5:56 am

Detto altrimenti: e leggi degli Enti Territoriali successivi, discendenti      (post 4003)

La Nuova Eta’ dei Comuni, ovvero l’Età degli Enti Territoriali primari (gli altri sono Enti Territoriali Successivi, non “superiori”!) in quanto “luogo geometrico” di tutti e soli i soggetti sui quali ricadono le decisioni di tutti gli Enti: i Cittadini comunali.

Sempre di più i progetti comunali si devono inserire in un sistema, sono essi stessi parte fondamentale di un sistema che spesso contribuiscono a far nascere. Ecco che le leggi/decisioni degli Enti Territoriali “successivi”, devono essere al servizio di questi progetti, devono cioè “discendere”, calarsi in queste realtà che sono innanzi tutto comunali.

Un esempio di progetto doppiamemte “ascendente”: la funivia Trento-Monte Bondone è sicuramente comunale, ma è anche l’innesco di un progetto intercomunale quanto alla creazione di un percorso ciclabile che attirerà su Trento decine di migliaia di cicloturisti desiderosi di planare dal Bondone fino al lago di Garda. Ecco che l’Ente Territoriale immediatamente successivo, in questi casi la Provincia Autonoma, deve porsi al servizio del progetto “comunale” ed inserire il progetto far quelli finanziabili dai Recovery Fund e consentire che il Sindaco della città sia nominato Amministratore Straordinario per la realizzazione del progetto.

La Provincia Autonoma di Trento non può negare al Comune Capoluogo quell’Autonomia che essa reclama nei confronti dello Stato.

#piutrentoviva #siamotrento #francoianeselli

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