DEI DELITTI E DELLE PENE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Novembre, 2012 @ 8:27 amDetto altrimenti: l’ ergastolo … una pena per chi lo subisce oppure “è un delitto” (modo di dire!) il comminarla?
Il Professore Umberto Veronesi ha lanciato una campagna contro la pena dell’ergastolo in quanto, afferma, è contro la scienza e contro la Costituzione. Contro la scienza che ha accertato che un uomo può cambiare (ma l’ergastolo di ciò non tiene conto); contro la Costituzione, che stabilisce che la pena deve essere indirizzata al recupero del condannato (ma con l’ergastolo, cosa si vuole mai recuperare?).
Ab0lire l’eragstolo. Molti potranno avere perplessità . Infatti ci sono delitti così efferati che l’ergastolo, pena massima, sembra essere la pena ineludibile. Eppure … fino a ieri dicevamo che la pena massima, quelle ineludibile, era la morte. Abbiamo fatto un passo avanti … verso cosa, però? Forse verso una condanna che può essere peggiore della morte stessa.
La verità non sta mai da una parte tale che la si possa dividere dal torto con un taglio netto … mi piace citare il Manzoni. Ma almeno ragioniamo sul problema, riflettiamo. Si potrebbe giungere progressivamente all’abolizione dell’ergastolo, magari previa verifica dell’effettivo cambiamento della persona, della sua volontà di riparare il male fatto, di essersi “scollegato†dalle società criminali cui era affiliato, etc..
La mia posizione personale? Che volete, ho studiato giurisprudenza, sono un fun della nostra Costituzione … avete capito: o cambiamo la Costituzione, secondo le procedure dalla stessa previste, o adeguiamo le pene alla sua previsione. Cerchiamo di essere coerenti. Se rileggete il mio post del 29 ottobre, vi troverete come la pensava un mio Maestro (Ruggero Cengo Romano) circa la coerenza: “Posso cercar di capire la malvagità ma mai l’incoerenzaâ€. Da lui ho imparato anche questo.