ROBERTO SANI, PROSSIMO CANDIDATO ALLE ELEZIONI COMUNALI DI TRENTO – FRANCO IANESELLI SINDACO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Gennaio, 2025 @ 6:32 am

Roberto Sani, sposato con Laura, padre di Federica, imprenditore nel settore consulenza d’azienda, già candidato alle Amministrative 2020, alle Politiche 2022 e alle Provinciali 2023. Per le Amministrative comunali del prossimo 4 maggio 2025 si è impegnato a costruire una nuova proposta politica, capace di aggregare le migliori energie di Italia Viva, Azione, Casa Autonomia, + Europa e di altri mondi “sensibili” alla concretezza, al pragmatismo, allo sviluppo e alla crescita.

“Questa proposta si chiama “Sì Trento”, un “Sì” deciso, alternativo ai “veti”, ai “no”, ai “non si deve fare” di una certa parte della politica, troppo di moda in questi anni. Sì tratta di una proposta civica di centro che rafforza la compagine a supporto della ri-candidatura a Sindaco di FRANCO IANESELLI, un supporto non subordinato ma analitico e proiettato all futuro.”

Per chi ancora non ti conosce, qualche tappa della tua formazione, non solo politica.

“Architetto di formazione, impegnato nel volontariato, sono esperto nello sviluppo organizzativo, competenza su cui ho costruito il mio percorso imprenditoriale. Sul piano politico, sono “figlio d’arte”: mio padre Riccardo tra gli anni 70 e gli anni 80 è stato assessore e vicesindaco a Trento. Ho iniziato ad impegnarmi attivamente nel 2007 mettendomi a disposizioni delle segreterie politiche per ruoli via via crescenti. Sono stato tra i fondatori di +Trento Viva. Credo fermamente nell’intelligenza collettiva, nel lavoro di gruppo. Sono Europeista da sempre per un’Europa dei popoli, dei diritti, del welfare; Femminista, ho sempre lottato contro ogni forma di discriminazione di genere; Riformista, credo nella necessità di adeguare costantemente la forma della sostanza “democrazia parlamentare” e di tutte le sue espressioni.”

Voto il 4 maggio 2025 e circolare del Ministero degli Interni del 6.12.24, successiva decisone della Regione: cosa pensi del ricorso di alcuni sindaci?

“Non vorrei semplificare la questione. Penso che le motivazioni siano eterogenee, alcune condivisibili, altre decisamente discutibili. Pare tuttavia che domini la volontà di non accettare il finire di un ciclo, non capire che il cambiamento è solo nemico della mediocrità”.

“La distinzione fra elezioni “amministrative”, “provinciali”, “politiche” ed Europee ha ancora senso? Tutte hanno valore sia amministrativo che politico: non sarebbe meglio chiamarle tutte con riferimento all’area: comunali, provinciali, statali, europee?

“Concordo sulla proposta”

Rapporto PAT “SpA finanziaria pura – mista – operativa”: dovrebbe modulare il suo interfacciarsi al volume del comune con cui opera … sta nascendo una Nuova Età dei Comuni Capoluogo: occorre un accordo formale sull’Autonomia del Capoluogo rispetto alla PAT come la PAT lo ha rispetto allo Stato.

Tema molto complesso. Il Trentino è una realtà piccola ed estremamente articolata. Il territorio frammentato ha indotto la creazione di strutture e sovrastrutture di governance necessarie ma talvolta ridondanti. Il tema “capoluogo” è ancora più complesso. La convivenza anche fisica di diversi “ordini” amministrativi e politici, inevitabilmente genera punti di “confronto acceso” spesso più formali che sostanziali. Un ripensamento nella forma di questo sistema, se per molti aspetti è auspicabile, implica un cambio culturale. Il cittadino riconduce, giustamente, il tutto principalmente all’efficienza, trasparenza, semplicità, immediatezza e difficilmente comprende i ruoli e le responsabilità delle diverse strutture. Il cittadino è confuso e finisce col ricercare “il colpevole” dove non c’è. Pensiamo ad alcuni argomenti ricorrenti in questi anni: sanità, sicurezza, traffico, trasporti. Sono temi comunali? Provinciali? Statali? Sì alla trasparenza, alla certezza della competenza, alla chiarezza dei ruoli e delle responsabilità.”

Esercizio della democrazia: argomento trainante per l’obiettivo della maggiore affluenza alle urne.

Diritto o dovere di voto? Entrambi? Riportare al seggio la metà degli Italiani sembra essere una sfida davvero ardua. Si parla genericamente di sfiducia ma il tema è un altro ed è più complesso. Votare implica fare una scelta di libertà, scegliere implica conoscere, conoscere richiede tempo e attenzione. Tanti, troppi pensano sia faticoso e che non ne valga la pena. La conseguenza è che si aumenta il grado di insoddisfazione, esplode la critica, diviene dominante il tutti contro tutti. Cosa fare? Dal lato della politica, formulare proposte semplici, chiare, fattibili; anteporre la concretezza ai falsi proclami; riconquistare l’attenzione e la fiducia passo dopo passo. Dal lato dell’elettore, non rassegnarsi; pretendere di essere rappresentato al meglio; scegliere con molta attenzione. Personalmente voglio sperare che si tratti di solo di una fase negativa che potrà solo migliorare”.

Nuova cabinovia Trento-Monte Bondone: la PAT afferma che si farà grazie al suo contributo … il Comune Capoluogo ha invece una iniziativa propositiva progettuale (che supera la semplice progettualità) anche oltre i propri confini …

Questo è il classico paradosso da deficit di visione. Questa iniziativa è vista da taluni come un investimento ingiustificato; altri la vedono come spazio di consenso elettorale; altri solo in funzione degli sport invernali. Infine c’è chi la considera una violazione della sacralità della montagna. Ci si dimentica che Sardagna, Sopramonte, Candriai, Vanezze e Vason sono parti della città e in quanto tali hanno identico bisogno di cura, attenzione. delle parti del fondovalle. Sono le parti più alte di Trento ed è anche per questo che devono essere valorizzate. La funivia altro non è che un sistema di connessione rapido, economico ed ecologico tra centro e periferia”.

Cabinovia e destagionalizzazione del turismo: grande progetto comunale, provinciale, biprovinciale, interregionale Trentino AA Bike Safari collegato all’esistente Tirol Bike Safari.

Oltre al ruolo primario di connessione urbana, la funivia è certamente una straordinaria opportunità di destagionalizzazione del turismo, offrendo la vendita dei nostri “dislivelli” anche nella due stagioni nelle quali il turismo può e deve essere incrementato: primavera e autunno. Il Bondone infatti soffre da sempre per i suoi limiti stagionali e pensare ad un concreto, nuovo strumento per generare modelli e proposte turistiche alternative, deve essere visto positivamente. Cabinovia e i cambiamenti climatici: l’aria di montagna per tutti. Certamente, pochi minuti e dal centro città, nel caldo ed afoso di agosto, si può salire a 1000 metri nel parco montano della città”.

Alcuni cittadini criticano i possibili interventi comunali sulla mobilità (30 kmh, piste ciclabili) prima che questi progetti siano terminati. Anche la pedonalizzazione del centro storico di Trento era stata criticata durante la sua realizzazione, ma a progetto terminato tutti l’apprezzano.

“La soluzione al traffico cittadino non è una forzata conversione alle due ruote. Le piste ciclabili sono una straordinaria opportunità che deve integrarsi in un sistema coerente con lo sviluppo cittadino. Trento ha pochi gravi nodi urbani che generano traffico e sono frutto di mancata pianificazione. Pensiamo a Spini di Gardolo, a via Bernardo Clesio. Pensiamo al fatto che i problemi di mobilità sono concentrati in relativamente strette fasce orarie e che ogni giorno, per lavoro, raggiungono il centro città 100.000 automobili. Una massa rilevante di uffici amministrativi disorganicamente distribuiti nel cuore della città, che spesso si possono raggiungere solo con l’auto. Servono scelte coraggiose e creative, interventi urbanistici coerenti alle reali necessità dei cittadini: ad esempio, la riorganizzazione degli orari della città”.

Le SpA comunali di partecipate/ possedute: una gestione con occhio più attento agli effetti fiscali.

“Il tema delle SpA multiservizio è noto. I margini di miglioramento sono enormi e non solo per l’impatto economico/fiscale ma anche per l’efficienza, l’economia di scala, la semplificazione.”

Non basta indicare quali siano gli obiettivi, ma anche come raggiungerli.

Nell’impresa privata sono basilari la gestione strategica, quella manageriale ed il controllo della qualità e dei risultati. Si tratta degli strumenti che decretano il successo o il fallimento. Nella pubblica amministrazione subentrano dinamiche profondamente diverse. Dobbiamo integrare questi due modelli. Già Adriano Olivetti aveva individuato che il primo fattore della produzione era la motivazione e il benessere dei lavoratori. Ora tocca alla parte pubblica di fare un passo verso le tecniche manageriali private.”

Dare centralità ad ogni tema e perseguirlo con la tecnica del general management: non basta fare qualcosa per –

“Il primo passo è riordinare le priorità; quindi sentirsi responsabili della soluzione dell’intero problema: infine, affidarne la responsabilità ad un capo progetto despecializzato che sia in grado di coordinare tutti i diversi aspetti specialistici. Occorre operare per funzionigrammi e non più per organigrammi.”

Università a Trento, attrattiva per studenti ma poi i laureati lasciano la Provincia …

Qui entriamo in un contesto molto complicato, fatto di cultura e di offerta. La cultura locale tiene molto elevato (sul piano demografico) il livello minimo per accedere ai ruoli di valore. A questo si aggiunge un riconoscimento economico mediamente non adeguato. Un combinato disposto non propriamente competitivo. Cosa fare? Un patto con i giovani basato su tre momenti: assestment orientativo, formazione personalizzata, inserimento lavorativo. Un confronto virtuoso tra amministrazione, scuola e impresa.”

Sanità, è provinciale ma l’ospedale si farà sul terreno comunale … non ci si preoccupa di attrarre il personale che anzi è in pieno esodo: parliamo anche della Sanità Comunale …

La sanità non deve essere frammentata. Già dobbiamo lavorare su una maggiore integrazione pubblico/privato. C’è si, un tema di attrattività, acuito ingiustificatamente in questi ultimi anni. Facile è ricondurre il pensiero ad una mancata o adeguata programmazione. L’università di medicina e il NOT potranno essere, sulla carta, una importante opportunità. Sarà necessario, da subito, innestare più precisi e puntuali processi gestionali. Noto tuttavia che ci si sta occupando molto della nuova struttura e poco del fatto che il personale medico e infermieristico tende a lasciare la sanità pubblica trentina”.

La mobilità da e verso le aree collinari.

“Il servizio urbano, mediamente, funziona. Esiste un problema, già citato, verso la collina ovest (puntiamo sulla funivia) e, verso il versante Est, a Povo, a causa della decentralizzazione dell’offerta universitaria. Su Povo, un primo passo in avanti si farà con l’ascensore di Mesiano. Da qui si dovrà ripartire rapidamente con l’integrazione terrestre o aerea di non difficile realizzazione”.

Decentramento dei servizi in pianura e in collina.

E’ una scelta importante. La polverizzazione degli uffici provinciali nel centro cittadino è un problema reale. Il recupero di aree dismesse periferiche per ospitare tutti gli uffici provinciali a basso flusso pubblico potrebbe essere una virtuosa soluzione alla congestione del traffico. Si libererebbe inoltre spazio centrale utile ad aumentare l’offerta culturale della città”.

Denatalità, accoglienza immigrati, nuova forza lavoro, sicurezza, nuova forza lavoro.

Grazie della domanda. Partiamo dalla denatalità: dobbiamo accogliere, integrare e formare gli immigrati e nel fare ciò automaticamente diminuiamo l’insicurezza che possono generare. Costoro possono rappresentare il soddisfacimento dell’economia locale che è alla ricerca di ulteriore mano d’opera.”

Trentino domani: mantenimento dell’esistente, crescita, sviluppo, benessere o recessione, stagnazione, malessere?

“Quando risponderemo a questa domanda avremo la soluzione”.

Le circoscrizioni: come modificarle per farle funzionare in modo più efficace.

Si deve riattribuire loro la dignità che avevano al momento della loro istituzione.”

Tuoi punti di forza personali

“Visione orizzontale, mentalità creativa, approccio analitico e tanta disponibilità al dialogo.”

Grazie del tempo che ci ha dedicato e … buon “decollo”, visto che sei anche pilota d’aerei! #sitrento