PROSCIOLTO!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Dicembre, 2024 @ 7:32 pm
Dopo sei anni di indagini surreali e illegittime, dopo cinque anni di gogna mediatica a reti unificate, dopo quattro anni di perquisizioni incostituzionali, di pubblicazioni illegali, di ripetute violazioni dei nostri diritti fondamentali, dopo quasi tre anni di udienza preliminare, oggi – 19 dicembre 2024 – sono stato prosciolto dalla vergognosa e infamante accusa di finanziamento illecito alla politica.
Prosciolto io, prosciolti tutti i miei amici sia politici come Maria Elena e Luca sia professionisti come MarcoRiccardoAlberto e tutti gli altri, perché è stato riconosciuto che la Fondazione Open non ha fatto nulla di male: ha solo creato un evento, la Leopolda, da cui sono partite proposte per cambiare il Paese. La fondazione Open ha seminato speranza in un mondo in cui prevale il risentimento e il rancore. La fondazione Open è stata un vivaio di idee e di talenti.
 
 
Ed è questo che qualcuno non voleva accettare.
Che un gruppo di giovani sognatori volesse cambiare l’Italia. E lo facesse studiando, proponendo, riflettendo. L’indagine ha cercato di fare terra bruciata intorno a me, ai miei amici, ai finanziatori. Il messaggio per tutti quelli che si esponevano a mio favore: se stai con lui ti indago. O al massimo ti perquisisco alle sette del mattino.
L’indagine è stata condotta da un PM che è lo stesso PM – sempre lui – che ha fatto arrestare i miei genitori per un reato per il quale sono stati assolti, che ha tenuto sotto processo mio cognato per otto anni con l’accusa di riciclaggio internazionale dalla quale è stato assolto perché il fatto non sussiste, che ha indagato mia sorella che è stata assolta. E che ha indagato me per le conferenze all’estero salvo poi essere costretto dopo ventun mesi di serrate indagini a riconoscere che avevo ragione io e dunque ad archiviarmi. Un PM che ha mandato centinaia di finanzieri a perquisire cittadini innocenti con quella che la Cassazione ha chiamato “un inutile sacrificio di diritti”. Un PM che è stato smentito cinque volte dalla Corte di Cassazione e una volta anche dalla Corte Costituzionale. Un PM, Luca Turco, che dopodomani andrà in pensione. Senza pagare nemmeno un centesimo per il dolore che ha provocato a me e alla mia famiglia.
Oggi è un giorno di festa per me, per i colleghi, per gli amici, per tutta la squadra. E soprattutto per la mia comunità politica: Italia Viva è nata un mese prima delle perquisizioni. Chi ha scelto di stare con me vive da cinque anni con il fardello delle indagini giudiziarie e del giustizialismo. Chi ci vuole bene ha sofferto per il clima intorno a noi. E forse anche i sondaggi sarebbero andati diversamente se non avessero inventato questa indagine incredibile. Ma in ogni caso abbiamo fatto molte cose di livello. E il meglio deve ancora venire.
Voglio che il primo pensiero sia per la mia famiglia. Per i miei figli, che ringrazio dal profondo del cuore per non aver mai avuto un dubbio sull’onestà del loro babbo. Per Agnese che è stata una roccia per me e per i ragazzi. E ha sopportato tutto anche vedermi alle cinque del mattino accendere la luce della cucina per studiare le novantaquattromila pagine di una inchiesta farlocca ma costata al contribuente oltre un milione di euro di soldi pubblici solo per farmi fuori dalla politica. Più andavo avanti con la lettura degli atti, delle carte, più mi sembrava di vivere in un incubo. La mia famiglia c’è sempre stata. Non era facile, non era scontato: grazie.
Voglio ringraziare ovviamente tutto lo straordinario team di avvocati a cominciare dal maestro Gian Domenico Caiazza e da Federico Bagattini, ma anche gli avvocati di tutti gli altri. Non li posso citare tutti ma sono nella mia mente e nel mio cuore. Francesco Bonifazi e Lorenzo Pellegrini non sono stati solo avvocati, ma molto di più: anche a loro il mio affetto oltre alla conferma dell’impegno – moralmente inderogabile – di una serata etilica di qualità. Naturalmente senza guidare al rientro.
In un mondo normale oggi Giorgia Meloni mi chiederebbe scusa per come ha cavalcato in modo vergognoso l’aggressione giudiziaria nei confronti miei e della mia famiglia. Non lo farà. Perché la sua cultura giustizialista con gli avversari e garantista con gli amici non cambia e non cambierà mai.
Oggi vorrei ricevere le scuse del Movimento Cinque Stelle, della parte giustizialista del PD, dei commentatori che hanno parlato di Open e della Leopolda senza sapere nulla di noi.
Non arriveranno. Peccato, per loro.
Il nostro impegno per una giustizia giusta deve proseguire, oggi più che mai. Io ho avuto la possibilità di combattere, nelle aule dei tribunali e nelle Aule del Senato (questo l’intervento del dicembre 2019 e questo del 2022). Io ho scritto un libro. Io sono andato in TV. Ci sono invece tanti cittadini che sono vittime di ingiustizie e non si possono permettere la difesa che noi abbiamo avuto. Per loro continueremo a combattere.
A tutti coloro che mi volevano fuori dalla politica con indagini scandalose e che oggi mi vogliono fuori dalla politica con norme ad personam auguro un buon Natale e un felice anno nuovo. L’appuntamento è l’11 gennaio 2025 alle 11:00. Ci vediamo al Teatro Cantiere Carrara con tanti amici (qui per prenotare). Offro una pappa col pomodoro per il mio 50° compleanno e vi racconto come intendo rilanciare.
Al popolo delle ENEWS dico grazie. Senza di voi non sarei mai riuscito a sopportare il fango. E so che quello che ho vissuto io l’avete vissuto anche voi. Perché il fango lo hanno gettato anche contro chi mi difendeva. Siete stati straordinari, voi più di me. Vi voglio bene, davvero.
Un sorriso. Anzi, oggi due.
Matteo P.S.: Ma se tutti dicono che io non rappresento nulla e nessuno, perché la Presidente del Consiglio continua ad attaccarmi persino con norme ad personam?