ALL’ESTERO E DALL’ESTERO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Dicembre, 2024 @ 10:26 am

All’estero
Se si tratta di industrie, le chiamiamo delocalizzazioni.
Per i cervelli, usiamo il termine “fughe”.
Per i capitali, parliamo di “trasferimenti”.

Dall’estero
Come pure dall’Italia, dovremmo ATTRARRE VOLONTARIAMENTE LA RICCA FINANZA PRIVATA ED ESTERA VERSO IL NOSTRO SETTORE PUBBLICO per “sposare” (cioè finanziare) servizi pubblici e investimenti produttivi.

Da qualche anno ho pubblicato un “romanzetto” ove di parla di questi nuovi “promessi “sposi”.

Come fare?

Con la emissione di TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI, così definiti in quanto il Tesoro non ha l’obbligo restituire il capitale investito, contro la remunerazione con un tasso più elevato rispetto ai titoli pubblici di debito: si tratta di uno “swap” finanziario: si riceve un capitale, si cede una rendita.

L’espressa esclusione del diritto unilaterale di riscatto da parte del Tesoro emittente fa sì che questi titoli possano essere classificati TITOLI RENDITA e non di debito.

Il maggior flusso dei pagamenti dovuto al maggiore rendimento è assai più che compensato dalla mancata restituzione dei capitali.

Il tasso di rendimento in parte fisso e in parte variabile che mantiene il loro valore di mercato al nominale.

Ove l’investitore volesse rientrare del suo capitale, si presenta alla Borsa Valori come venditore. In quella sede può trovare, come compratore, oltre ad altri investitori, lo stesso Tesoro, ove quest’ultimo volesse ridurre il volume dei propri titoli in circolazione.

Se emessi in sostituzione (volontaria) di tranche di titoli di debito pubblico in scadenza, riducono il livello del debito pubblico senza ridurne la disponibilità finanziaria.

Ogni nuova emissione aumenta la disponibilità finanziaria del Tesoro senza aumentare il livello del debito pubblico.

L’emissione di questi titoli deve essere accompagnata da un concreto piano di investimenti in servizi pubblici e soprattutto di investimenti strategici e/o produttivi, quale potrebbero essere, a solo titolo di esemplificativo,

– il finanziamento della Sanità pubblica;
– l’avviamento del Piano Italia Sicura di Renzi-Piano
– la sistemazione della rete idrica in Sicilia
– l’accoglimento e la formazione dei giovani immigrati
– la riconversione industriale (ad esempio, automobilistica)
– un rilancio del settore agricolo
– una riorganizzazione e riproposizione dell’industria turistica
– etc.

F.to da me, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIAVIVA TRENTINO.