SUCCESSIVI TIPI DI DELOCALIZZAZIONI DAL TRENTINO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Novembre, 2024 @ 6:59 am

Si sposta l’azienda
1) dove si pagano meno imposte (paradisi fiscali);
2) dove si paga di meno la manodopera (Est Europa);
3) dove si trovano molti clienti ma dove hanno posto dazi all’importazione della produzione estera (USA).

In pochi giorni ho già sentito due industriali dire che “dovremo trasferire in USA una linea di produzione …” cioè trasferirebbero posti di lavoro!
I sindacati iniziano ad “essere preoccupati”.
Il governo della provincia autonoma sta pensando cosa fare?

Io suggerisco che si punti sin d’ora al rilancio di un’industria che nessuno ci può sottrarre: il turismo; si crei nuova ricchezza privata e pubblica; si finanzi la riconversione di chi non potrà trasferirsi in USA per non perdere il lavoro!
Un nuovo prodotto turistico? La vendita dei nostri “dislivelli” anche nelle stagioni internedie (primavera e autunno) alla crescente moltitudine dei cicloturisti, con la creazione del TRENTINO BIKE SAFARI e poi del TRENTINO SUD TIROL BIKE SAFARI, sull’esempio del Tirol Bike Safari, che da anni ha messo in rete oltre 700 km di ciclodiscese. Tutto può prendere le mosse da una iniziativa del Comune Capoluogo: la NUOVA CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE!