LEGGE FINANZIARIA: “IL RE E’ NUDO!”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2024 @ 6:47 amQUESTO POST MOLTO LUNGO MA VI PREGO, LEGGETELO!
L’espressione “il re è nudo!” si trova all’interno della fiaba di Hans Christian Andersen del 1837 “I Vestiti nuovi dell’imperatore” e viene utilizzata per portare a conoscenza di tutti una situazione in cui la maggior parte degli osservatori sceglie volontariamente o per comodo di non far parola facendo finta di non vederla.
Mi viene in mente questa espressione di fronte al trattamento riservato alla “coperta” della legge finanziaria, una coperta tirata da tutte le parti: da componenti stessi del governo, dai sindacati, dal settore della sanità pubblica, etc.: una coperta che tutti fanno finta di non vedere che è corta, molto corta, troppo corta!
Il limite insuperabile è la necessità di rispettare i parametri del rientro del debito pubblico stabiliti dall’UE quale condizione (formalmente non dichiarata ma reale) per la permanenza del nostro paese in tale ambito e – soprattutto – nell’Euro.
L’Euro, già … questa moneta rappresenta la media della ricchezza di tutti gli stati aderenti, ma se un paese dimostra di non avere i requisiti idonei per godere di questo valore “comune”, potrebbe essere costretto dagli altri a tornare alla sua moneta individuale, nel caso nostro la lira, che a quel punto, sulla base del suo rapporto di debolezza con l’Euro, potrebbe subire una forte svalutazione; una tragedia per la stragrande maggioranza della popolazione.
Ed allora mi chiedo: perché tutti i soggetti sopra citati insistono nel tiro della coperta e non riflettono sul fatto che sia troppo corta, che occorra intervenire a monte, per “allungarla” ad esempio attirando volontariamente verso il nostro settore pubblico la ricca finanza privata italiana ed estera (con emissione di titoli pubblici Irredimibili Rendita che l’espressa esclusione del diritto al loro riscatto unilaterale farebbe classificare non di debito!); rivedendo l’ordine delle priorità; ragionando se si possa continuare a privilegiare le cosiddette “gestioni separate”, ovvero quelle finanziate a prescindere dalle esigenze delle altre gestioni, quelle “non separate”.
In parallelo sarebbe necessario cercare di vedere che esiste anche un altro re nudo: la disponibilità di lavoratori, una carenza che la Confindustria valuta dall’anno prossimo nel numero di 120.000 lavoratori immigrati ogni anno! Di fronte a questa “distrazione” del governo, vediamo invece l’assunzione di misure in direzione opposta: la cancellazione dei fondi per l’integrazione degli immigrati (ad esempio qui in Trentino); la diffusione della cultura della cacciata dell’immigrato; la “liberazione” dello spazio nazionale da loro occupato con deportazioni che si differenziano da quelle staliniane e hitleriane solo per la loro attuale diversa limitata dimensione.
Altro “re” la cui nudità da parte del governo ci si sforza di non vedere è la crisi dei settori produttivi che ci sta colpendo a seguito della crisi tedesca e USA, ad iniziare dal settore auto, i cui marchi sono tutti messi in crisi tranne due: TESLA e auto cinesi.
Altra nudità che non vogliamo vedere è una UE non ancora unione politica, quale unico soggetto in grado di cercare di contrastare la rivoluzione intercontinentale in corso.
Apriamo gli occhi tutti e per tempo: non lasciamoci più dire che “tutto va bene madama la marchesa”, usciamo da questo Paese dei Balocchi pieno di retorica, demagogia e populismo: usciamo prima che ci spuntino le orecchie e la coda e ci troviamo trasformati in tanti asinelli!
F.to da me, responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO.