SSN-SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 6 Novembre, 2024 @ 5:01 pm(o dovrei scrivere DSN-Disservizio Sanitario Nazionale?)
Io sono un “dottore laureato”: all’università, in giurisprudenza; nella vita di lavoro, in Economia, Commercio, Finanza. Posso dire di essere un despecializzato, ovvero: dirigente all’età di 30 anni, poi ho lavorato da quella posizione in su, ad ogni livello, in ogni settore, in ogni tipo di SpA. Ormai sono un VIP-Vecchietto In Pensione (in inverno Vecchietto In Paganella; nelle altre stagioni Vecchietto In Picicletta. Da tre anni ho smesso di essere un Vecchietto In Parca a vela. Così … tanto per presentarmi9.
Ora, essendo io un mod. ‘44 (cioè, nato nel 1944), ho bisogno di alcuni controlli: motore, trasmissione, carburatore etc.: ecco come mi sono fatto una certa esperienza diretta del SSN.
Ho riscontrato che alcuni ottimi medici specialisti hanno lasciato l’ospedale pubblico ed operano in strutture private.
Per certi esami, devo inserirmi in lunghissime liste di attesa o – peggio mi dice – talvolta mi sento dire che al momento non è possibile nemmeno questo: “Provi a richiamare fra un mese”. Quando finalmente sono curato nella struttura pubblica, noto che medici e infermieri sono veramente professionali e cortesi. Ma allora, perché?
Se mi rivolgo a strutture private, ho la visita in pochi giorni: basta pagare. Tuttavia apprendo che il 7% di chi ha bisogno del SSN, non potendo rivolgersi alla sanità privata per mancanza di mezzi, ha rinunciato a curarsi.
Peraltro ho una grande fortuna: un bravissimo medico di base che riesce a coprire anche oltre la medicina generale, salvo indirizzarmi a medici specialisti che regolarmente confermano le sue diagnosi! Grazie, grande amico e ottimo medico di famiglia!
Leggo che mancano medici, infermieri e posti letto. Apprendo delle aggressioni al Pronto Soccorso contro il personale medico-infermieristico.
Noto una enorme diversità nel livello qualitativo fra la sanità in Trentino e quella in molte regioni del sud del paese.
Sento di scioperi e proteste del settore contro le briciole che la finanziaria avrebbe aumentato la burocrazia e le disuguaglianze territoriali e destinato al SSN, briciole elargite da un governo che ha rifiutato i 37 miliardi del MES Sanitario che gli sarebbero costati solo l’1% e che ora emette titoli di debito (Titoli Valore) che gli costano il 4%.
Noto che dal Governo non viene avviato un Piano Strategico Pluriennale da redigersi, finanziarsi e gestirsi secondo la tecnica aziendale del General Management, metodologia organizzativa generale ( = indispensabile e insostituibile) che – sola – consentirebbe di ricondurre il SSN ad un elevato regime uniforme di funzionale di efficienza.
Allora mi chiedo: non si vuole più una sanità pubblica, bensì solo una sanità privata: chi ha i mezzi si cura. Gli altri … evvabbè.
Io credo che sia così, ma non lo si dice perché gli elettori non lo accetterebbero: ah… l’è cosità? A saverle le robe! (dialetto trentino: ah… è così la questione? A sapere come stanno le cose!).