UN FUTURO INTERNAZIONALE DIFFICILE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Ottobre, 2024 @ 12:32 pm(Mia lettera odierna al quotidiano trentino ilT)
Egregio Direttore, ero direttore a Trento di una grande holding finanziaria di partecipazioni e operativa. Il mio presidente, Senatore Bruno Kessler, un giorno mi disse: “Chi fa le connessioni, comprende e prevede gli eventi”. Ed io da quel lontano giorno sto facendo le connessioni. Quella che faccio qui oggi è limitata a pochi diversi fatti:
1) Le “guerre con le armi” che sottraggono energie e attenzione alle “guerre politiche ed economiche e finanziarie”: mi riferisco all’espansione di un BRICS molto allargato; alla crisi dell’auto tedesca ed europea in genere (solo per citare un settore); al fatto che non si riservi più la necessaria attenzione al micidiale fenomeno delle criptovalute;
2) I’ allarme denatalità e il saldo negativo arrivi/partenze dei giovani, lanciato dall’ISTAT;
3) l’allarme circa la mancanza di manodopera lanciato da Assindustria, secondo cui dal prossimo anno servirebbe un incremento annuo di 120.000 lavoratori immigrati, per i quali comunque sino ad oggi manca una politica di accoglimento,
4) il crescente indebitamento pubblico di pari passo con un rallentamento del PIL e degli investimenti produttivi.
Le conclusioni che mi permetto di trarre sono che sarebbe necessario:
a. creare una UE politica quale soggetto strategico – cioè letteralmente indispensabile e insostituibile – per fronteggiare la rivoluzione continentale in corso;
b. lanciare e finanziare un Piano per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con un intervento che comprenda un piano casa e retribuzioni adeguate alla formazione di una famiglia;
c. invertire la fuga dei cervelli dall’Italia e del personale medico dal settore pubblico;
d. attrarre volontariamente la ricca finanza italiana (ed estera) verso il nostro settore pubblico con titoli rendita non di debito, quali sarebbero Titoli Irredimibili che escludano espressamente il diritto al loro riscatto unilaterale. Con ciò si ridurrebbe l’indebitamento pubblico ed al contempo se ne aumenterebbe la liquidità per finanziare investimenti produttivi e competitivi.
In sintesi: mi auguro che il governo riveda tempestivamente l’ordine delle priorità secondo il “peso specifico” e la portata strategica di ogni sua componente.Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO. ItaliavivaLonato#italiavivatrentino#italiavivatrento