GIACOMO LEOPARDI SECONDO ALFONSO
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Ottobre, 2024 @ 1:13 pmL’amico, membro dell’Accademia delle Muse – Trento, ALFONSO MASI invita tutte e tutti a
“L’INFINITA VANITÀ DEL TUTTO”
Intervista a Giacomo Leopardi a cura di Alfonso Masi
Associazione Culturale Antonio Rosmini di Via Dordi – Trento
Venerdì 18 ottobre ore 17,00
Intervistatore: Giuseppe Calliari
Giacomo Leopardi: Alfonso Masi
Viene proposta una intervista a Giacomo Leopardi nella quale si scandaglia la sua vita, il suo pensiero, i suoi amori.
Dall’intervista scaturisce un poeta che, lungi dall’essere un idillico cantore della natura, è invece un arrabbiato contro la stessa natura e contro tutti: gli abitanti della sua città natale, Recanati (“gente zotica, vil”), le città da lui visitate: Roma (“lettamaio di letteratura, di opinioni, di costumi”), Bologna (“Maledetta Bologna e chi l’ha inventata”), Milano (“antisociale, provinciale, sciocca, morta, microscopica”), Napoli (“Paese semibarbaro e semiaffricano”).
In nessun luogo il poeta trova pace tranne per un periodo trascorso a Pisa là dove nasce A Silvia, un inno alla giovinezza nel quale però emerge di nuovo la sua rabbia: “O natura, o natura, / perché non rendi poi/ quel che prometti allor? Perché di tanto/ inganni i figli tuoi?”
Sorge spontanea l’idea che il pessimismo del poeta abbia origine dalle sue malattie e dalle sue sofferenze fisiche; è un pregiudizio che lo stesso Leopardi ha previsto e quindi contestato: “Sono stato condotto dalle mie ricerche a una filosofia disperante e non ho esitato ad abbracciarla tutta intera”. Proprio il titolo dell’intervista: L’infinita vanità del tutto.
(Alfonso Masi cell.340 373 5565)