CABINOVIA TRENTO-MONTE BONDONE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 30 Settembre, 2024 @ 1:48 pm

(Mia lettera odierna al quotidiano trentino ilT)

Gentile Direttore, non ero presente al convegno Comune-UniTN sulla decarbonizzazione di sabato 28 settembre scorso per cui le mie osservazioni riguardano solo ciò che ho appreso dalla lettura del Suo giornale: del che La ringrazio.  Infatti,  a pagina 21 dell’edizione di ilT del 29 settembre  leggo che la Provincia ha riferito che i costi dell’opera “sono schizzati a oltre 100 milioni di cui già stanziati 42,5 dalla Provincia e 37,5 dal Ministero dei Trasporti; l’importo comprende la realizzazione di un maxi parcheggio di mille posti; i lavori del tratto fino a Sardagna dovranno essere affidati entro il 2025; ove i passeggeri fossero meno dei 900.000 preventivati, si produrrebbe una perdita gestionale annua tra i 3 e i 4 milioni di euro”. Al che alcune domande e sottolineature:

  1. Qual è il punto di pareggio dell’investimento (“break even point”)?
  2. Qual è il costo degli ammortamenti e degli interessi?
  3. Si è pensato al coinvolgimento del capitale privato attraverso l’emissione di BOC-BOP, Buoni Ordinari Comunali/Provinciali ex art. 35 della L. 23.12.1994 n. 724, titoli a rendimento elevato, sottoscrivibili anche dai nostri turisti e convertibili in azioni della società di scopo?
  4. Quanto ai costi della gestione, mi si riferisce che in Francia vi siano telecabine totalmente automatizzate le quali richiedono un numero molto basso di personale addetto, con notevole riduzione di quel costo.
  5. Il maxi parcheggio di 1000 posti potrà prevedere tariffe diverse per ciascuna categoria di utenza: utilizzatori della cabinovia; lavoratori pendolari urbani; residenti; altri. Da ciò che l’utile del servizio potrà essere inferiore a quello di un parcheggio senza questa articolazione tariffaria: tuttavia una quota di utile dovrebbe ugualmente generarsi.
  6. Se una società è in perdita e altre società dello stesso gruppo sono in forte attivo e pertanto pagano all’erario rilevanti imposte, basta fonderle tutte in un’unica società multiservice. Così facendo quanto le società in attivo versano all’erario a titolo di imposta sull’utile di bilancio rimane recuperato all’interno della gestione complessiva e la perdita dell’unico settore diventerà una minore perdita dell’unica società multiservice, la quale richiederà all’azionista un ripianamento inferiore.
  7. Ancora: la nuova cabinovia non nasce soprattutto per la pratica dello sci, bensì per collegare un quartiere  (parchi, case e hotel) al suo centro città; per offrire a tutti i cittadini di potere godere di un po’ di aria fresca a basso costo (molto importante se consideriamo il surriscaldamento climatico); per valorizzare la vendita di un prodotto turistico – il dislivello – anche nelle stagioni “intermedie” della primavera e dell’autunno, attirando la crescente massa dei cicloturisti e ciclo escursionisti. Questo nuovo turismo, in fortissima espansione, non va né vietato né ignorato, bensì regolamentato, come ci ricorda il CAI Centrale nei suoi Quaderni di Ciclo turismo Ciclo escursionismo, reperibili in internet. Infatti, la nuova cabinovia Trento-Monte Bondone potrà innescare la realizzazione del Trentino Bike Safari (“safari” significa “viaggio”) analogamente a quanto fatto da anni in Austria con il sui Tirol Bike Safari che ha messo in rete molti impianti di risalita per oltre 700 km di ciclo discese, attirando moltissimi cicloturisti in tre stagioni l’anno e realizzando la piena destagionalizzazione di questo settore economico. In tale prospettiva, la nuova cabinovia può essere la componente iniziale di un sistema che vede già in costruzione la ciclopista Trento-Pergine, per cui l’asse ciclabile est-ovest sarà Bassano-Trento-Bondone-Altogarda Trentino e quello nord-sud è già Bolzano-Trento-Verona con la città di Trento al centro di questa importante, preziosa “stella” cicloturistica. Senza dimenticare la destagionalizzazione “ciclabile” del Passo del Tonale, che prevede la sistemazione della tratta ciclabile Passo del Tonale-Vermiglio-Fucine per collegarsi alla ciclabile della Val di Sole e a Mostizzolo; la Mostizzolo-Cles (tratta già finanziata); la sistemazione della “sconosciuta” tratta ciclabile Mostizzolo-Passo delle Palade.
  8. Da ultimo: l’infrastruttura Cabinovia Trento-Monte Bondone e l’intero più ampio progetto al quale ho fatto cenno richiedono di essere gestiti secondo le regole del general management.

La ringrazio e porgo i migliori saluti.

Riccardo Lucatti – Finanza ed Economia mista Italia Viva Trentino.