DA “SSN” A “DSSN”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 28 Settembre, 2024 @ 7:40 am

Tanto se ne parlò che piovve! Io sono del 1944. Mi sono sposato nel 1971. Nel 1978 Tina Anselmi ci ha dato il SSN. Da qualche tempo sempre più frequenti sono i segnali della trasformazione del SERVIZIO IN UN DISSERVIZIO, nella prospettiva di arrivare alla frase micidiale “si è venuta creando una situazione” per cui chi ha i mezzi si assicuri, gli altri evvabbè.

Dice … Riccardo, sei un malpensante!
Dico: a pensar male …

Dice: ma occorre attivare la finanza privata! Che la gente si assicuri!
Dico: ok finanza privata, ma volontariamente e non obbligatoriamente e per di più solo per quelli che hanno mezzi finanziari disponibili!

Dice: ma cos’è che ti ha fatto scattare la molla sanitaria, stamattina?
Dico: la puntata de “Il cavallo e la torre” di Marco Damilano, ieri sera: la parola con la quale Damilano ha introdotto la puntata è stata “ultima”, riferita alla posizione della sanità pubblica italiana rispetto ai paesi del prossimo G7; inoltre l’intervento del dr. Daniele Coen, il quale, prendendo le mosse dal suo libro “Corsia di emergenza – La vita di un medico in pronto soccorso” Chiarelettere Ed., ha analizzato il malato SSN.

Dice: a quale conclusione è arrivato il dr. Coen?
Dico: “non solo mezzi finanziari, ma la ripresa della coscienza del valore di ogni operatore nel settore” (ho virgolettato ma sto citando a memoria, n.d.r.).

Dice: e tu, Riccardo, concordi?
Dico: no, per me LA PRIMA COSA CHE SERVE È UNA PRECISA INVERSIONE NELLA VOLONTÀ POLITICA. A seguire, a pari merito: una programmazione seria; una gestione con la tecnica del general management; mezzi finanziari adeguati.

Dice: ma dove troveresti i mezzi finanziari?
Dico: da tempo suggerisco l’emissione di TItoli Pubblici Irredimibili Rendita (titoli non di debito per la clausola dell’esclusione del diritto al loro riscatto). Con questi titoli si attrae volontariamente la ricca finanza privata; si riduce il debito pubblico; allo stesso tempo si aumenta la liquidità del Tesoro.

Dice: ma aumenterebbe il volume degli interessi corrisposti ai sottoscrittori Dico: tale maggiore esborso sarebbe molto più che compensato dalla diminuzione dei flussi dei rimborsi in linea capitale.

Dice: ma se il sottoscrittore volesse recuperare il capitale investito?
Dico: metterebbe i titoli in vendita alla borsa valori.

Dice: e se fosse il Tesoro a volere recuperare parte di quei titoli?
Dico: si presenterebbe acquirente in borsa come un semplice privato.

Dice: ma il titolo non rischia di deprezzarsi nel tempo?
Dico: no, perché il suo tasso di rendimento sarebbe in parte fisso e in parte variabile.

Dice: che dici del MES Sanitario?
Dico: avere rifiutato 37 miliardi all’1% e poi emettere Titoli Valore che costano allo stato oltre il 4% o è una follia o una manovra strumentale.

Dice: ma a livello UE?
Dico: sta già facendo le giuste proposte Mario Draghi.

Dice: qual è la cosa che ti fa maggiormente “arrabbiare” oltre all’inerzia dell’attuale governo?
Dico: che un precedente governo (Giuseppi e i suoi fratelli) abbiamo bruciato 160 miliardi con il 110%, quota 100; RdC; banchi a rotelle, mascherina e banchi a rotelle! 160 miliardi rappresentano poco meno della metà della spesa sanitaria pubblica annuale! Ma si può?

Dice: Riccardo, sei un malpensante!
Dico: ma almeno io ci provo … a pensare! E poi te l’ho già detto all’inizio della nostra discussione: a pensar male …

F.to da me, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista ITALIA VIVA TRENTINO. #ItaliaViva#italiavivatrentino#italiavivatrento