QUO VADIS, ANZI, QUO VADO IO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Giugno, 2024 @ 5:06 am

1.700.000 voti, sogni, progetti mandati al macero, scrive oggi il Riformista: uniti si vince, divisi si perde. Di mio aggiungo: se Tizio avanza una proposta e Caio non accetta nemmeno il dialogo, non si può dire che i due non trovano un accordo: dobbiamo dire che Caio lo rifiuta a priori. Ma … ancora più grave sono due fatti: il record del non voto; la svolta sovranista della maggioranza dei votanti. L’elettore è sovrano, si dice: vanno rispettate le sue decisioni, ed io rispetto anche se non condivido le decisioni di chi vota, non quelle di chi non vota e mi domando quo vadis … anzi, quo vado io?

Io resto fedele alle idee nelle quali ho creduto, fedele alle persone che ben più di me hanno lottato e lottano per affermarle in modo democratico. Le Idee di fondo nelle quali io credo sono che dopo una caduta ci si deve rialzare; che uniti si vince non solo l’accesso al parlamento UE, ma soprattutto la sfida dei continenti; che frasi del tipo “io con lui mai” o “io faccio sempre il contrario di quello che fa lui” sono frutto di preconcetti e il preconcetto, si sa, è frutto di ignoranza e/o paura e/o interesse.

Io resto fedele alla sostanza dei progetti e alla necessità di dare nuova forma a questa sostanza: sostanza nelle sue varie forme, da un lato; apparenza dall’altro. Infatti, l’alternativa non è fra sostanza e forma, bensì fra questi due modi di essere della sostanza e la sua apparenza: quando Cicerone ha voluto condannare il suo modo di vivere di apparenze in Catilina, lo definisce “simulator et dissimulator omnium rerum”, cioè come colui che fa “apparire” vera ogni falsità e viceversa, falsa ogni verità.

Oggi taluno (anzi, taluna!) afferma che va tutto bene madama la marchesa e la prova è il largo consenso elettorale: anche per i bambini del Paese dei Balocchi andavano bene giochi e dolciumi, salvo poi ritrovarsi trasformati in tanti asinelli da soma!

I giochi ed i dolciumi del recente passato sono stati, ad esempio, il Reddito di Cittadinanza e il 110%, solo per citarne due fra i maggiori, salvo poi ritrovarsi come tanti asinelli fortemente truffati dal loro abuso e soprattutto indebitati.

I giochi e di dolciumi di oggi sono, fra i tantissimi altri:

  • il finto sostegno al SSN con la sua riformina procedurale che pretende di riempire il vuoto dei 37 miliardi del Mes Sanitario rifiutato;
  • l’offerta di nuovi titoli di debito pubblico che costano al Tesoro quattro volte più del Mes Sanitario, presentando come un plus il fatto che siano “riservati” agli italiani anziché dire che è un minus avere rinunciato all’eventuale apporto di sottoscrittori esteri;
  • non dare centralità al continuo aumento del debito pubblico anche per non “spaventare” chi sta godendosi i giochi e i dolciumi con la minaccia di una patrimoniale;
  • non dire la verità sul disastro al quale ci porterebbe il sovranismo isolazionista.