INTERVALLO

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 23 Ottobre, 2012 @ 7:21 am

Detto altrimenti: me ne vado via, una settimana, senza computer

 

Evvabbè … così respirate anche voi. Me ne vado (ma poi torno, cosa credevate?). In vacanza a visitare una bella capitale europea. Quale? Ve lo scrivo e fotografo al mio ritorno. E vado senza computer e senza quella altre piccole nuove funzionalissime diavolerie che lo potrebbero sostituire quali telefonini con su internet o aipad, aifone, ai-non-so.-che-cosa, ahi, ahi! E chi più ne ha più ne metta. Sono un vecchietto, non inseguo la tecnologia. Di fronte ad essa scappo, ma non troppo velocemente. Mi lascio raggiungere da quel tanto che mi serve, anche perché, a voler essere aggiornati in tutto, dovreste imparare come funzionano tutti i sistemi di comunicazione, le complicatissime TV, la bilancia elettronica, macchine fotografiche e cineprese (elettroniche, ovviamente), sveglie elettroniche, forno –bimbi elettronico, programmatori di lavapiatti e lavastoviglie, televideoregistratore, navigatore dell’auto per non parlare di tutto quello che può darvi ancora il vostro PC che voi state usando più o meno come una macchina da scrivere!
Vado in vacanza senza bicicletta, anche perché vado al nord e comunque inizia a fare freddino. La, anzi, le mie biciclette … le ho salutate un po’ mesto, le ho ripulite, le ho portate a fare un giretto, una alla volta, s’intende, forse l’ultimo della stagione visto che al mio ritorno pare che arrivi una botta di aria polare e quindi l’inverno. Quest’anno mi hanno accompagnato per 3700 km durante 78 uscite: la prima di 89 km., la più corta di 8, la più lunga di 137, l’ultima  di 35. In media 47,44 km ad uscita.

Su è giù per tutte le ciclabili della regione, soprattutto. La Valle dell’Adige è la pista più usuale: esci di casa e via, verso nord o verso sud, tenendo conto dei venti, anche se non sei in barca a vela. Infatti, provate un po’ a pedalare contro vento! E’ come essere in salita. L’ottimo lo si ottiene andando verso sud con la tramontana, la mattina, e tornare a Trento nel pomeriggio con l’Ora (da sud). Tutti campioni, velocissimi!

Una delle ultime gitarelle è stata la Trento- Riva del Garda, una cinquantina di km. in due ore e mezza, senza forzare. Ho scattato qualche foto con il telefonino. Fiori gialli in autunno, un tronco arenato in mezzo al letto dell’Adige subito dopo Rovereto, le spiagge di Rovereto alla centrale idroelettrica, la vista sul lago al tornante prima di Torbole, una festa “paesana” a Riva del Garda, sul Piazzale della Costituzione sopra il Parcheggio Interrato Terme Romane.

La qualità delle foto ovviamente non è eccelsa, data la data (ah ah!) del telefonino, ma è il pensiero che conta.
Ora vi lascio. Devo rifinire i bagagli. A fra una settimana, dunque!