IL GOVERNO RECLAMIZZA ALLA TV I NUOVI TITOLI DI DEBITO “VALORE” RISERVATI AGLI ITALIANI, MA NON EVIDENZIA CHE AUMENTANO IL DEBITO PUBBLICO.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Maggio, 2024 @ 5:30 am

Infatti, le tre caratteristiche di queste nuove emissioni evidenziate sono:

  • “valore”
  • “riservati agli Italiani”
  • “attrazione volontaria della finanza privata italiana verso il nostro settore pubblico”

Esse tuttavia distraggono dal concetto fondamentale: la loro emissione continua ad aumentare il livello del debito pubblico e costa al Tesoro molto di più di quanto sarebbe costato il MES Sanitario rifiutato dal Governo!

Stiamo parlando delle seguenti cifre in migliaia di miliardi di Euro, non aggiornate e largamente arrotondate perchè l’importante è capire il loro rapporto:

Finanza privata italiana …                     5000
… cui nei conti c. bancari                      1500
Debito pubblico italiano …                    2850
.. di cui in scadenza annuale                   400

Noi pensiamo invece che occorra di attrarre volontariamente la finanza privata (compresa quella estera) verso il nostro settore pubblico aumentandone la liquidità senza aumentare, anzi, diminuendo il livello del debito pubblico, attraverso un nuovo strumento: l’emissione di titoli pubblici Irredimibili di Rendita non di debito.

  • I Titoli Pubblici Valore sono titoli “di debito”, cioè la loro sottoscrizione aumenta il debito pubblico; a scadenza devono essere rimborsarti o rinnovati, rispettivamente riducendo la finanza pubblica o senza aumentarne il livello.
  • I Titoli Irredimibili Rendita non prevedono il rimborso a scadenza ma garantiscono un rendimento migliore degli attuali titoli di debito. L’investitore attua uno swap finanziario: cede capitale e riceve una rendita.
  • I titoli Irredimibili Rendita sono riclassificabili come non-di-debito in quanto alla loro emissione il Tesoro esclude espressamente l’opzione unilaterale forzosa al loro eventuale riscatto.
  • Gli Irredimibili hanno un tasso in parte fisso e in parte variabile, il che mantiene al giusto livello il loro valore di mercato alla borsa valori.
  • Quando l’investitore vuole rientrare in possesso del capitale investito, li offre in vendita in borsa valori, dove può anche trovare, fra i compratori, anche lo stesso Tesoro, che acquista come un qualsiasi privato.
  • Per il Tesoro, il maggiore esborso per i maggiori interessi corrisposti è più che compensato dalla cessazione dei rimborsi in linea capitale.
  • Se emessi in sostituzione (sempre volontaria) delle tranche di titoli di debito pubblico in scadenza, riducono il livello del debito pubblico. Ogni nuova emissione (cioè, non in sostituzione di tranche di titoli di debito in scadenza) aumenta la liquidità del Tesoro senza aumentare il livello del debito pubblico.
  • Il contenimento e la riduzione del livello debito pubblico migliorano lo spread e quindi riducono il costo sui titoli di debito in circolazione o di nuova emissione.
  • 2020: una grande banca italiana ha emesso 1,5 miliardi di propri Irredimibili ricevendo richieste di acquisto per 6 miliardi. Ciò ne dimostra la loro grande attrattività.
  • Gli Irredimibili – come tutti i titoli pubblici – sono tassati la metà degli Irredimibili privati (bancari).
  • Gli Irredimibili possono anche essere europei, ad esempio emessi dalla UE e in futuro dagli STATI UNITI D’EUROPA.

Riccardo Lucatti, Italia Viva – STATI UNITI D’EUROPA.