LE PAROLE SONO PIETRE …
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 22 Marzo, 2024 @ 6:39 am… scriveva Don Lorenzo Milani ad una professoressa.
Leggo parole sulla stampa: dolore per chi è morto nell’attacco terroristico del 7 ottobre 2023; ansia per chi ancora è prigioniero dei terroristi; volontà di punire gli autori di questi orrendi delitti. Parole scritte con molto sentimento e lette con molta sin-patia (cioè, con partecipazione al dolore altrui come se fosse proprio.
Esprimo anche io alcune parole.
- Più fredde, anzi tendenzialmente “numeriche” sono le parole scritte e lette sulle decine di migliaia di morti sotto le bombe e sul milione e mezzo di civili spinti nel deserto che sta morendo di fame.
- Mi sorprende che sorga la discussione se questa ecatombe di civili possa essere definita o meno genocidio: non è questo il problema.
- Non è credibile che gli autori degli orrendi delitti del 7 ottobre 2023 non avessero previsto la forte reazione di Israele, la quale avrebbe potuto danneggiare – come sta accadendo – moltissimi loro stessi concittadini.
- Non è credibile che l’autorità palestinese e gran parte della stessa popolazione non si fossero accorte dell’ingente volume di “lavori pubblici” a fini bellici, realizzati da Hamas nel loro limitatissimo territorio.
- Mi pare strano che non si sia riusciti a intercettare e interrompere il flusso di rifornimenti di armi ai terroristi.
- E’ errato che si continui a confondere l’ebraismo con il sionismo.
- E’ necessario risalire all’origine storica delle condizioni che hanno generato le attuali tensioni e violenze.
- Sul piano internazonale, occorre chiedersi: cui prodest? Cui bono?
Queste sono le mie “parole” e sono “pietre sbagliate” … vi ringrazio se mi corigerete