“Crescono gli impianti sciistici in difficoltà – Il rapporto di Legambiente: Stagione innevata più corta di 34 giorni, situazione insostenibile”
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Marzo, 2024 @ 4:04 pmQuotidiano “ilT”, Trento 13 marzo 2024, pag.10 a firma M.R.
Io sono un “modello 1944”: una vita da capo azienda, ex scalatore, sciatore da sempre: prima anche “in salita” (scialpinismo); da VIP-Vecchietto In Pensione, solo in discesa. Da “grande” cioè da alcuni anni, coordino il Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia mista di ITALIA VIVA TRENTINO. Quindi parlo anzi scrivo a ragion veduta.
La crisi nelle nevicate e del ghiaccio è nota a tutti. Gli aspetti coinvolti sono tanti. Io mi limito all’impatto sul turismo di questo fenomeno, con riferimento al Trentino. Esponenti del governo provinciale invitano ad aumentare le presenze turistiche nelle due stagioni non ancora sature di turisti, e cioè primavera e autunno.
Orbene, consideriamo l’andamento di alcune variabili; la neve manca, le temperature si alzano; l’età media dei turisti cresce; la diffusione delle e-bike è in forte aumento. Occorre quindi inventarsi e creare “prodotti turistici nuovi” che attraggano una clientela nuova, cioè di età sempre più avanzata, dato che questo è l’andamento della popolazione.
La mia idea che spero possa essere presa come proposta è di vendere i nostri “dislivelli” non solo per lo sci o le gite estive, bensì anche nelle citate due stagioni, creando un sistema di ciclo-percorsi in discesa, il TRENTINO BIKE SAFAR, analogamente a quanto da anni è stato realizzato in Austria con il Tirol Bike Safari che ha messo in rete 750 km di ciclo discese. In Trentino poi queste discese sarebbero collegate con la già ampia rete delle piste ciclabili di fondo valle. Il progetto andrebbe successivamente esteso alla Provincia di Bolzano, per allacciarsi infine al sistema del Tirolo in un’ottica euroregionale.
L’avvio al progetto potrebbe essere dato dalla nuova cabinovia Trento-Monte Bondone che realizzerebbe il primo circuito fra la Valle dell’Adige e la Valle dei Laghi/Altogarda Trentino, nei due sensi.
Ove questo impianto comunale fosse realizzato da una SpA comunale multiservizi che comprendesse anche attività oggi in forte utile, non ci sarebbe alcun problema a convincere i finanziatori della quota ancora da finanziare in quanto il bilancio della mutiservzi sarebbe sempre in attivo.
Questa è la mia pre-visione, cioè il tentativo di anticipare la soluzione di un problema trasformadolo in una opportunità.