KATA’ (contro) L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Gennaio, 2024 @ 1:43 pm

SCRIVE LUIGI MARATTIN (ITALIA VIVA – IL CENTRO – RENEW EUROPE:

Inizia

“Pensare di vivere in un paese in cui funzioni come “grandi reti di trasporto e navigazione”, “energia”, “istruzione”, “rapporti internazionali e con la Ue”, “ambiente”, “coordinamento della finanza pubblica” ecc., sono gestite dallo Stato o dalla Regione a seconda della regione in cui ti trovi, è un qualcosa che ha a che fare con la follia, non con la politica.

Pensate ad un imprenditore che ha interessi in più regioni italiane: per chiedere un’autorizzazione da un lato deve parlare con lo Stato, dall’altro con la regione. Un incubo burocratico. Per non parlare che molte di quelle materie ormai (ambiente, ricerca scientifica ecc.) non hanno senso neanche più a livello nazionale, ma europeo.
Per 30 anni questo paese non è stato in grado di disegnare un assetto della Repubblica che assegnasse ad ogni livello di governo competenze esclusive (tante o poche che siano), uno strumento fiscale esclusivo e fondi perequativi basati su fabbisogni standard e capacità fiscale. Quello sarebbe il vero federalismo, capace di abbinare autonomia e responsabilità.

E il dibattito di questi anni su questa sceneggiata dell’autonomia differenziata non è che l’ennesimo scontro tra curve ultra’, che urlano slogan ritmati per rinsaldare il senso di appartenenza dei propri tifosi.”

Finisce

Tragica questa destra-ultrà, solo debolmente contrastata dalla sinistra che però affianca la destra nel non volere Draghi a capo della Commisisine UE.
Evvabbè …