(continuazione dal post precedente)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Gennaio, 2024 @ 4:42 pmSveglia alle 06,30; alle 07,15 sono pronto per andare in Paganella, mi telefona Claudio, il mio collega di partito ITALIA VIVA -IL CENTRO -RENEW EUROPE e di sci: è influenzato: per solidarietà non vado nemmeno io a sciare.
(Dice … ma tu ti alzi così presto per andare in Paganella, a soli 35 km da casa? Certo, guardate la foto: l’importante è essere i primi alla prima salita, quella delle 08,30: i miei sci sono il paio di destra, Salomon Race blu).
Mi svesto degli abiti da sci e … cosa faccio? Tornare a letto? Nooo, meglio se scrivo due righe: quelle del post precedente e queste che seguono.
I problemi dell’Italia non sono quelli che purtroppo stanno attirando l’attenzione: il ministro-che-sussurrava- al treno; le pistole-che-sparano-da-sole e compagnia cantante. Questi sono problemi di distrazione di massa!
– Il primo problema è che senza una UE politica, l’Europa e l’Italia conteranno come il due di briscola;
– Il secondo problema (secondo a pari merito) è la forbice sociale che si è allargata a dismisura: poche persone sempre più ricche e un numero crescente di persone sempre più povere; la classe media? Quando mai!? Un po’ vabbene mappoi gli si dice … basta classe media .. va via … direbbe Antonio Albanese!
– Sempre a pari merito poi abbiamo la denatalità; la non integrazione di chi arriva da lontano; la politica dell’intanto attacco i migliori di me poi si vedrà;
– giovani, scuola, università, ricerca, investimenti ptoduttivi, lavoro? Quando mai!?
– Cura da cavallo per il debito pubblico senza aumentare le tasse e senza contrarre gli investinenti, emettendo Titoli Pubblici Irredimibli Rendita non di debito, titoli che attrarrebbero volontariamente la ricca finanza privata italiana ed estera? Quando mai!?
– futuro? Chi era costui? Direbbe Don Abbondio!Che poi siamo sinceri: questo governo è pieno di … futuro … anzi, di verbi al futuro: vedrete, faremo, miglioreremo, staremo tutti meglio.
1982 – Ero in Germania per un corso di tedesco. Vincemmo i mondiali di calcio. In quei giorni cambiò il governo della Germania. Chiesi ai miei colelghi tedeschi cosa pensassero del nuovo governo. Mi ripsosero con un frase che mi sorprese: “Non possiamo giudicarlo dalle promesse. Aspettiamo i risultati”. Oggi dico: dopo oltre un anno di questo governo, cosa ci dicono i numeri degli aumenti dei prezzi di tutto? E quelli del numero degli immigrati non integrati? E quelli dei giovani che non studiano e non cercano lavoro? E quelli di chi il lavoro lo cerca ma non lo trova oppure l’ha perso? Etc..