“C’E’ ANCORA DOMANI” … – 1

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2023 @ 7:47 am

… si dice nel film di Paola Cortellesi, pellicola alla cui proiezione ho assistito ieri pomeriggio, la  visione della quale raccomando vivamente a tutti. Domani è il 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”.

Riporto qui di seguito un estratto da Famiglia Cristiana degli anni ’60 (1960, non 1860!) che riporta i doveri delle spose verso il marito (le sottolineature sono mie): nell’ordine, i “doveri” numero 2, 3, 7,12. Peccato che quel giornale non avesse avvertito l’esigenza di elencare anche i diritti delle donne, sposate e non:

  • Rispettarlo come capo;
  • Obbedirlo come  superiore;
  • Tacere quando è alterato;
  • Essere sottomessa alla madre del marito e ai suoi vecchi.

Il marito, capo superiore dell’organigramma familiare.  Il termine “superiore” è spesso adottato dal personale di custodia delle carceri come quello con il quale si vuole essere appellati dai carcerati. Io mi sono sposato nel 1971 e per l’art. 144 del C.C. io stesso ero “il capo”, fino alla modifica del diritto di famiglia del 1975. Preferisco di gran lunga così.

Fino al 1956 nel nostro ordinamento giuridico esisteva lo jus corrigendi, potere correttivo del pater familias che comprendeva l’uso della forza. Nel 1968 mi laureai con la tesi “I delitti nell’ambito della famiglia”: ovviamente ho ancora copia del mio lavoro e, rileggendolo oggi, vedo che non avevo dato centralità alla violenza di genere. Probabilmente oggi quel professore per la mia tesi mi avrebbe assegnato un titolo diverso: “I delitti di genere”. Solo nel 1996 lo stupro è stato inserito tra i reati contro la persona.

“C’è ancora domani” … c’è ancora “un” domani, un domani di speranza per tutte (e per tutti!), un domani nel quale sia bandita l’ipocrisia e la violenza d’ogni tipo, nei confronti delle donne (e di chiunque altro). Però mi sto sbagliando: infatti per il domani non dobbiamo limitarci ad avere una “speranza”, bensì dobbiamo porci un vero e proprio “doveroso traguardo” da raggiungere.