LA MIA VELA (E LA MIA BICI)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 17 Novembre, 2023 @ 7:25 amLa mia prima, unica e sicuramente ultima barca a vela è un FUN un modello francese della Jeanneau. FUN significa Formule Un: infatti è una veloce barca da regata. L’ho acquistata al Salone Nautico di Genova nel 1990 e l’ho battezzata Whisper, perché scivola veloce sull’acqua con un bisbiglio, un sussurro, anche se, quando plana, ruggisce come se avesse il motore! Il suo numero velico per le regate è ITA 526. Non vi descrivo le sue caratteristiche tecniche perché – se vi interessano – le potrete trovare in internet.
Whisper ha sempre abitato a Riva del Garda, nel porto della Fraglia Vela Riva partendo dal quale ha fatto oltre 25 anni di regate e di campionati di classe: italiani, europei e mondiali. Nel 2004 ha vinto il campionato sociale del suo circolo, articolato su ben 12 regate. Inoltre con lei ho traversato il Tirreno da S. Vincenzo a Palau per sei volte, anche di notte e anche in solitaria. Non malaccio per un neofita della vela qual ero.
Perchè ne sto scrivendo? Perché il Covid ha bloccato ogni attività, io sto “diventando grande” (fra qualche mese saranno 80!) e mi accorgo che ogni cosa ha la sua stagione. Oggi, rimettendo in ordine certe mie carte, mi è capitato in mano il foglio del giornale di bordo delle uscite del 2009, quando avevo solo 65 anni: in quell’anno ero uscito con Whisper 56 volte, dal 14 febbraio al 7 novembre: mi sono commosso!
Alla ripresa delle relazioni umane, dopo il Covid (che peraltro non mi ha colpito!) non ho ripreso a veleggiare, bensì sono tornato ad un vecchio, precedente amore: la bicicletta, sport molto praticato prima del colpo di fulmine velico nel 1990. Certo non ho più il fisico di allora, e “giretti” di un giorno con la bici da corsa come i passi Monginevro – Lautaret – Galibier- Telegraf – Moncenisio me li sogno, ma i miei 3000-4000 km annui me li pedalo ugualmente e nelle salitone mi faccio aiutare dalla mia e-mtb.
Ho voluto bene a Whisper e alla mia “vecchia” bici da corsa, la Numeo Uno (ora si dice “bici da strada”). Vi allego due loro foto e le due poesie che loro dedicato: se non p amore questo!
BICI, PERCHE’?
Perché
in una chiesetta al Ghisallo
riposa sospesa
antica reliquia a pedali.
Perchè
insieme a lei
tu scali la vetta
compagno soltanto a te stesso.
Perché
ti ha insegnato
ad alzare più spesso lo sguardo
a scrutare che cielo farà.
Perché
sempre incontri qualcuno
che non ha timore
di aprire la sua vita al vicino.
Perché
con il vento dei sogni
giocando
ritorni un poco bambino.
Perché
restituisce
ad un uomo affannato
profumi di suoni e colori.
Perché
in salita
ricorda ad ognuno
che volendo e insistendo si può.
E poi …
perché no?
WHISPER
S’illumina al sole
ti aspetta
la prendi
la porti nel vento
respira il tuo stesso respiro
sussulti
lei freme
sospira.