I TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Novembre, 2023 @ 1:42 pmSono titoli rispetto ai quali lo Stato emittente non ha alcun obbligo di restituire il capitale ionvestito: in contropartita corrisponde al sottoscrittore un interesse maggiore rispetto al rendimento dei titoli usuali.
Il 20 agosto 2020 Banca Intesa ne ha emessi di propri (titoli privati, quindi a tassazione piena!) per 1,5 miliardi, ricevendo offerte da acquisto per ben 6 miliardi!
Si obietta: ma sono sempre titoli di debito!Replico: se lo Stato escludesse espressamente il diritto al loro riscatto, potrebbero essere tranquillamente classificati titoli di rendita e non di debito. Da ciò discenderebbe che
1) quando lo Stato li offrisse in sostituzione volontaria delle tranche di vecchi titoli di debito in scadenza, dimuirebbe di pari importo il proprio debito;
2) se poi ne emettesse nuove serie, aumenterebbe la propia liquidità senza aumentare il proprio debito.
Si obietta: ma quando il sottoscrittore volesse rientrare in possesso del suo capitale investito?
Replico: potrebbe sempre offrirli in vendita nella Borsa valori.
Si obietta: ma se nel frattempo il loro valore fosse sceso?
Replico: basta prevedere un tasso in parte fisso e in parte variabile, il che manterrebbe il loro valore a 100.
Si obietta: ma lo stato non avrebbe più il diritto di riscattarli!
Replico: potrebbe sempre porsi come loro acquirente nella Borsa valori.
Si obietta: ma il loro rendimento è tassato!
Replico: si, la metà della tassazione degli stessi titoli emessi dai privati (Banca Intesa).
Si obietta: ma drenerebbero risparmio oggi deposiato presso le nostre banche.
Replico: si, ma attirerebbero risparmio privato estero oggi depositato in banche all’estero.
Si obietta: ma aumenterebbe il costo per lo Stato per la corresponsione di un interesse maggiore.
Replico: si, ma questo maggiore esborso sarebbe assai più che compensato dai cessati rimborsi in liena capitale.
Si obietta: ma sarebbero emissioni eccezionali!
Replico: anche l’attuale situazione della finanza e del debito pubblico è eccezionale.
Si obietta: ma tu, Riccardo, ci metteresti la tua faccia?
Replico: si, tant’è vero che nel 2020 ci ho scritto un libro! E poi … se non ora, quando?