L’HANNO DETTO ALLA RADIO …

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 15 Maggio, 2023 @ 5:11 pm

I meno giovani come me (io sono un “modello 1944”) ricorderanno questa frase. La radio, una sorta di Gazzetta Ufficiale del popolo, soprattutto di quella allora purtroppo larga parte di popolazione analfabeta, per cui con la TV, negli anni 1960-68 abbiamo avuto la trasmissione “Non è mai troppo tardi” con il bravo maestro educatore Alberto Manzi.

Ma torniamo alla radio, oggi soppiantata dalla TV: dal “l’hanno detto alla radio” siamo passati al “l’hanno detto alla Tv”.

La TV attrae molti ascoltatori con i suoi “circenses”, moderni “giochi del circo” e – badate bene – non mi sto riferendo alle partite di calcio (magari fossero quelle!) bensì ad un cumulo di trasmissioni assolutamente prive di qualsiasi contenuto educativo, anzi, fuorvianti e soprattutto diseducative perché creano falsi miti.

Di ogni trasmissione l’emittente calcola e valuta lo share, cioè l’indice di ascolto che fra l’altro credo che serva per stabilire il costo dei golden minutes pubblicitari.

Dopo di che qualcuno ha pensato che anche il consenso politico potesse essere conquistato dai mezzi di comunicazione alle masse, al pari della cioccolata e dei detersivi.: ed ecco che improvvisamente il conduttore di una trasmissione che ha uno share molto elevato, viene “dimissionato” dopo 40 anni di appartenenza all’ente televisivo in questione.

Ma nooo … dice … è lui che se ne è andato (all Warner Bros Discovery) . Ah … ho capito, anche l’AD della RAI TV se ne è andato … a chi toccherà ora “andarsene”?

Intendiamoci: io stesso non approvavo in toto il suo modo di gestire l’aspetto un aspetto, quello politico “facendo finta di non gestirlo”, ma non condivido questa scelta editoriale sia da “abbonato per forza” sia soprattutto da “cittadino per nascita”, preoccupato che si stia creando un moderno Minculpop o un nuovo Paese dei Balocchi.