UN QUOTIDIANO DI TRENTO, L’ADIGE, E’ UN PO’ “PARTICOLARE”

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Maggio, 2023 @ 10:23 am

Con molto equilibrio, fermezza e pacatezza la nostra Senatrice XVIII DONATELLA CONZATTI di ITALIA VIVA RENEW EUROPE scrive così rispetto ad una incredibile “stampa politica sotto dettatura”.

Inizia
E’ la seconda volta che leggo un editoriale del Direttore de l’Adige e resto profondamente perplessa. Premetto che lo stile filopopulista certamente non aiuta a incrociare il mio gradimento ma non questo è il punto.
1. Il punto è che alla stampa non compete fare politica. Abbiamo già notato la sproporzionata campagna mediatica per imporre un candidato ed ora leggiamo la volontà di condizionare la linea politica di quello stesso candidato.
2. Il punto è la scrittura su dettatura. La volontà di imporre e di condizionare non pare essere autonoma ma la mera amplificazione di un punto di vista (altrui peraltro citato).
3. Il punto è la spannometricità delle considerazioni. Una su tutte. Ma da quando renzismo e salvinismo sono lo stesso stile? Del secondo ricordiamo “la bestia” per denigrare gli avversari sui social. Del primo ricordiamo le slide (vissute male all’epoca) e la politica. Certo la politica nazionale è più brillante di quella locale. Non voglio nemmeno immaginare che si volesse far notare che riformismo e liberal democrazia europea sono la stessa cosa del populismo federalista antieuropeo.

All’Adige sono abbonata, così come agli altri giornali locali e ad alcuni nazionali. Mi piace leggere le opinioni di tutti. Alcune non le condivido. Ma una manipolazione comunicativa di questo stampo la leggo e la vedo da molto tempo solo qui. Credo sia compito della nuova politica essere chiari. Continuate pure, ci mancherebbe. Ma sappiate che non è un gran servizio per chi legge inconsapevolmente. Chi vi legge consapevolmente invece “vi vede” arrivare.

Finisce.

Aggiungo io: quo usque tandem fino a quando? Nel frattempo io smetterò di comperare l’Adige.