TRENTINO ALTO ADIGE BIKELAND
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Maggio, 2023 @ 5:34 amSul telefonino mi arrivano bici-filmati: i 90 km della ciclo discesa dal lago di Resia a Merano; la bicisalita panoramica della Ponale, dal lago di Garda al lago di Ledro; la ciclo discesa Dobbiaco-Lienz; la ciclabile di Santerno in Emilia Romagna, inserita nel sistema più ampio della Bicipolitana (Rete Ciclabile Metropolitana Bolognese) accompagna per 44km la Vallata del Fiume Santerno, da Mordano a Castel del Rio, passando per Imola e attraversando il Parco della Vena dei Gessi, candidato a diventare sito Patrimonio Unesco.
Osservo che ogni singolo territorio cerca di valorizzare questo genere di prodotto turistico: la ciclabilità, soprattutto adesso con l’avvento delle e-bike, biciclette a pedalata assistita, che portano turisti più avanzati in età e dotati di maggiore capacità di spesa. Molte solo le tratte già realizzate nella nostra regione Trentino Alto Adige. Mi auguro che presto anche da noi sia varato un piano organico regionale il quale trasformi il Trentino Alto Adige in una BikeLand, sull’esempio del progetto dell’Emilia Romagna ma soprattutto dell’Austria che da anni ha creato e attivato il Tirol Bike Safari, sistema che ha messo in rete ben 700 km di ciclo discese collegate da cabinovie altrimenti prima usate soprattutto in inverno.
L’innesco potrebbe essere dato dalla realizzazione della nuova cabinovia Trento-Monte Bondone, la quale attiverà già di per sé il circuito Valle dell’Adige (Trento-Rovereto) con la Valle dei Laghi e l’Altogarda Trentino, nei due sensi di percorrenza, captando le decine e decine di migliaia di cicloturisti che già percorrono la valle dell’Adige e le centinaia di migliaia che percorreranno la nuova Ciclabile del Garda, parzialmente già in costruzione.
La nuova BikeLand incrementerà il turismo soprattutto nelle stagioni che oggi non sono al top in questo senso e cioè primavera e autunno, che poi sono le stagioni migliori per le pedalate; valorizzerà il prodotto turistico-risorsa “dislivello” anche a prescindere dalla pratica delli sci, fatto questo particolarmente importante in un clima sempre più avaro di nevicate.
La progettazione della cabinovia di Trento deve essere fatta in quest’ottica molto ampia e di sistema e non essere un faticoso compromesso “politico” fra le varie istanze dei diversi settori e territori attraversabili e attraversati. Il problema del completamento del suo finanziamento e del pareggio delle eventuali perdite di gestione (peraltro più che compensate dall’enorme indotto generato!) potrà essere risolto facendo realizzare l’impianto da una SpA comunale multiservice che comprenda altre attuali SpA comunali in forte utile di bilancio.
Non è da trascurare il fatto che Trento stessa già si avvia ad essere una BikeCittà, non appena sarà terminata la costruzione della pista ciclabile Trento-Colle Pergine, “colle” che metterà in comunicazione il sistema ciclabile della Valle dell’Adige e del Monte Bondone con quello della Valsugana, nelle due direzioni di pedalata!
F.to Riccardo Lucatti, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista di ITALIA VIVA TRENTINO.