ITALIA VIVA TRENTINO AA NELLE VALLI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Marzo, 2023 @ 7:33 amBorgo Valsugana, 13 marzo 2023 ore 20,00 – Su iniziativa della Coordinatrice Regjonale Senatrice DONATELLA CONZATTI
(Purtroppo non ho il testo degli altri interventi, soprattutto quello del Presidente della Commissione dei 12, Fabio Scalet)
Intervento di Riccardo Lucatti: “LIQUIDITA’ e DEBITO”
ANTEPRIMA – Buonasera amiche ed amici. inizierò con un esempio molto semplice: Tizio ha bisogno di liquidità per ragioni di salute, per aiutare suo figlio che vuole aprire un’impresa e per ridurre il suo forte debito bancario. Tizio è proprietario di un appartamento sfitto che ha pagato 300. Riesce a venderlo solo a 200. Tizio ha una perdita economica di 100; una diminuzione del patrimonio; una liquidità di 200 per le tre esigenze di cui sopra.
ANALOGAMENTE lo Stato e gli Enti Pubblici potrebbero mettere in (s)vendita le centinaia di miliardi dell’enorme patrimonio immobiliare oggi non a reddito, operando attraverso un Fondo Immobiliare per quote annuali in modo da non turbare il mercato.
PARTO DA QUI, perchè i dati finanziari, economici e patrimoniali interagiscono fra di loro e operano – nel bene e nel male – “a cascata”, dall’UE allo Stato agli Enti Pubblici Territoriali, alle nostre tasche. Ma usciamo dall’esempio e dalla PROPOSTA N. 1 e … veniamo alla
LIQUIDITÀ E AL DEBITO DELLO STATO. Vi fornisco qualche dato 2022:
debito pubblico 2.800 di cui scadente p.a. circa 400
interessi pagati 74 (media 2,7%)
PIL 1.950 (+lavoro casalingo donne: PIL + 25%)
rapporto deb./PIL D = 0,6; F = 1,0; IT = 1,45; H = 1,8
rapporto deficit/PIL D = 6%; IT= 8%
costo del 110% 110
spesa sanitaria ’22-’23 124 – 128
MES rifiutato 37,0 (prestito decennale al tasso dello 0,1%)
ricchezza fin. privata 5.260 di cui nei conti bancari 1.200
deficit russo gen-feb. ‘23 88% del deficit annuale previsto x 12 mesi !
Per il Covid, il PNRR. Ma dopo il Covid sono arrivate altre pandemie: guerra, inflazione, immigrazione, clima, riconversione industriale e dei lavoratori, povertà, sanità x la vecchiaia, etc.) e serve altra finanza. Ecco quindi la PROPOSTA N. 2: coinvolgere volontariamente la finanza privata italiana ed estera per ridurre il debito, aumentare la liquidità e fare maggiori investimenti produttivi SENZA AUMENTARE LA PRESSIONE FISCALE.
Nel libro che insieme all’amico Gianluigi De Marchi ho pubblicato nel 2020 “Ricostruire la finanza” suggeriamo di emettere TITOLI PUBBLICI IRREDIMIBILI RENDITA con un rendimento superiore a quello dei titoli di debito, a tasso in parte fisso e in parte variabile così da mantenere il loro valore in borsa, titoli rispetto ai quali lo Stato non è obbligato a restituire il capitale, vendibili nella Borsa Valori dal sottoscrittore che volesse rientrare del suo capitale. Anche lo Stato potrebbe acquistarli in quella sede, senza essersi riservata l’opzione alloro acquisto: in tal modo quei titoli possono essere classificati non più di debito bensì di rendita. Si tratta di un semplice SWAP (scambio) finanziario: capitale contro rendita.
Si può iniziare ad emetterli contemporaneamente secondo due canali:
1) in sostituzione volontaria delle tranche di debito pubblico in scadenza: diminuirebbero di pari importo il livello dell’indebitamento;
2) nuove emissioni: non aumenterebbero il debito e creerebbero maggiore liquidità oltre le esigenze Covid-PNRR: guerra/siccità/immigrati/riconversione dei lavoratori/ sanita’ pubblica a fronte dell’invecchiamento popolazione.
Il maggior flusso di cassa dovuto al maggiore rendimento da pagare agli investitori sarebbe più che compensato dalle mancate restituzioni delle quote di capitale.
Alla Borsa Valori, gli investitori potrebbero vendere i propri titoli che potrebbero essere acquistati da nuovi investitori e anche dallo Stato stesso.
Emissione recente, di pieno successo:
– 20 agosto 2020, Banca Intesa Sampaolo ha offerto in vendita 1,5 mldi di suoi Irredimibili ed ha ricevuto richieste di acquisto per €6,0 mildi! (I titoli pubblici sarebbero tassati alla metà!).
PARLIAMO INFINE DELLA LIQUIDITÀ ED ALLA FINANZA LOCALE, CON LA PROPOSTA N. 3. L’art. 35 della L. 724 del 23.12.1994 prevede che gli Enti Pubblici Locali (Comuni, Province, Regioni) che rispettino certi indici di bilancio, possano emettere rispettivamente BOC, BOP, BOR – Buoni Ordinari Comunali, Provinciali, Regionali con le seguenti caratteristiche: rendimento +1 dei titoli statali; durata non inferiore a 5 anni; convertibili in azioni delle SpA di scopo create per la realizzazione di OO.PP.. Ciò a maggior ragione può funzionare se le SpA di scopo sono Spa miste a capitale pubblico e privato gestite non da uffici pubblici esterni bensì da manager interni, SpA nelle quali il potere decisionale è sempre unito alla responsabilità dei risultati.
Vi ringrazio per l’attenzione e resto disponibile per chiarimenti.
Riccardo Lucatti, ITALIA VIVA TRENTINO AA, Responsabile del Tavolo di Lavoro Finanza ed Economia Mista, qui sotto vi saluta: