TRENTO, UN PASSO VERSO IL PROGETTO TRENTINO il SUD TIROLO BIKE AFARI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 8 Novembre, 2022 @ 1:26 pm
Trento è soprattutto una città “lunga”, ovvero che si sviluppa molto lungo il corso del fiume Adige. Ma Trento è anche una città “alta” per i suoi dislivelli urbani (Bondone, Sopramonte, Cadine, Povo, Villazzano, Martignano, Villamontagna e Mesiano, dove è situata la facoltà di Ingegneria per raggiungere la quale dal Viale Bolognini (Lungofersina) si deve superare un salto di dislivello corto ma ripido.
Ecco che il quotidiano l’Adige di oggi ci dà una bella notizia: quella di una nuova pista ciclabile di circa i Km che dalla parte superiore di Viale Bolognini si snoda in direzione 220° gradi bussola verso la zona semicentrale della città, collegandosi al Ponte dei Cavalleggeri al sistema delle piste ciclabili urbane e da qui, con altri 3 km, al sistema delle piste ciclabili della Valle dell’Adige.
Ma non basta: alla sua base di partenza, in cima a Viale Bolognini, partirà presto un ascensore inclinato fino a Mesiano a superare quel dislivello.
Il che è utilissimo per quattro motivi: agevolerà gli studenti di ingegneria; stabilirà un collegamento trasversale fra il sistema ciclabile della Valle dell’Adige verso quello che porta in Valsugana, in corso di realizzazione; sarà un tassello per Trento città sempre più (ciclo)turistica; sarà in tassello per realizzare il Trentino Sud Titolo Bike Safari.
Solo un piccolo tassello, questo. Altro, ben più importante, sarà la realizzazione della cabinovia Trento-Monte Bondone che potrà innescare il circuito cicloturistico Valle dell’Adige, Valle dei laghi, Altogarda Trentino, Rovereto, Trento nei due sensi di marcia, anzi, di pedalata.
Già, perché la nostra regione deve “copiare” quanto realizzato da anni da parte dell’Austria che con il suo Tirol Bike Safari ha messo i rete ben 750 km di ciclo discese! E anche noi dobbiamo “mettere a reddito” un bene prezioso, i nostri “dislivelli” anche e soprattutto nelle stagioni intermedie (primavera e autunno), al fine di diversificare e destagionalizzare il nostro turismo, soprattutto in presenza di un clima sempre più avaro di neve.