GUTTA CAVAT LAPIDEM: EMETTIAMO TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA NON DI DEBITO! RIFORMIAMO L’APPROCCIO AL PROBLEMA!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 10 Marzo, 2022 @ 11:21 am

Emettiamo TITOLI IRREDIMIBILI RENDITA non di debito! Attrarranno verso il nostro settore pubblico la ricchissima finanza privata italiana ed estera; diminuiranno il debito pubblico; consentiranno di non vanificare il PNRR; faranno fronte alla seconda e terza epidemia: la guerra e i nuovi immigrati; aumenteranno la liquidità per il Tesoro e quindi consentirannno di assorbire il caro energia e di effettuare investimenti produttivi.

SIAMO IN GUERRA, CE NE SIAMO ACCORTI?

Nel 1935, in piena crisi economica dovuta al tracollo della borsa del 1929, si emise un prestito irredimibile per 42 miliardi di lire (equivalenti oggi a circa 50 mildi di euro) offerti in sottoscrizione a 95 lire per ogni 100 di valore nominale, con un interesse annuo del 5% corrisposto semestralmente il 1 gennaio ed il 1 luglio, senza computare i 42 mildi a debito pubblico: la partecipazione dei sottoscrittori fu imponente.

Il titolo denominato “rendita”! è un tipo particolare di titolo che trova la sua disciplina nel Testo Unico bancario di cui al dlgs 1 settembre 1993 n. 385. Se questa legge è da modificare, che la si modifichi!

Vantaggi per lo Stato:
1) miglioramento della tesoreria;
2) miglioramento del rapporto debito/Pil;
3) maggiore liquidità per far fronte al caro energia e al completamemto del PNRR.

Una emisisone di Irredimibili potrebbe avvenire anche a livello UE, e anche parzialmente UE: ovvero, Germania, Olanda e Finlandia non vogliono emissioni di eurobond in quanto non vogliono condividere le sorti finanziarie con Italia, Spagna, Francia, Portogallo, Belgio etc.? Bene, questi paesi “poco virtuosi” emettano semieuro-bond totalmente Irredimibili: molto probabilmente anche la finanza privata e bancaria dei paesi ” virtuosi” verrebbe a sottoscrivere questi titoli che pagano un interesse elevato anzichè pagare interessi negativi sui bond tedeschi.

IN ALTRE PAROLE: DOBBIAMO FARE UN DISCORSO FINANZIARIO E NON ECONOMICO, ovvero, non ci si può obiettare che gli Irredimibili hanno un costo (rendimento) doppio dei titoli di debito, perchè in ogni caso la finanza pubblica ne è molto, molto avvantaggiata, in quanto i maggiori flussi di finanza in uscita per i maggiori interessi, sono assai più che compensati, anzi “soprassati” dai minori flussi di finanza non più in uscita in linea capitale . E poi lo Stato si mantiene sempre l’opzione di riscatto dei propri irredimibili!

E allora, why not? E se mi sbaglio, mi corigerete!