PAT- PROVINCIA AUTONOMA O ANOMALA DI TRENTO?

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Febbraio, 2022 @ 3:42 pm

Scrive la nostra Senatrice di ITALIA VIVA, DONATELLA CONZATTI:

Inizia

“Sono preoccupata per il nostro Trentino. Vedo associazioni di politici ancorati al passato. In un contesto dove vivere isolati dal mondo è impossibile (a meno che non si facciano pur rispettabili scelte di vita di clausura o eremitaggio), l’immaginare di chiudere l’autonomia a contributi di pensiero che non siano meramente provinciali non solo è altrettanto impossibile ma nasconde il tentativo, pericoloso, di isolare il nostro territorio.
Dallo sviluppo delle politiche sociali, alle migrazioni; dal progredire della banda larga alle grandi infrastrutture tutto connette il nostro territorio ad altri. E il pensiero è il primo ad essere in costante connessione con le conoscenze e le informazioni. I partiti politici che si occupano di tradurre i pensieri sociali in azioni politiche lo sanno bene.
Dobbiamo essere consapevoli che viviamo nell’epoca delle trasformazioni del PNRR: digitali, climatiche e green.; in quella delle trasformazioni europee che secondo la Conferenza sul futuro dell’Europa rendono necessaria la nascita di partiti transnazionali europei per dare voce a tutti i livelli di territorio che rappresenta: in un’epoca dove l’Autonomia è veramente forte se si difendono le sue peculiarità a Roma e se dialoga a tutti i livelli.

Preoccupa quindi constatare che ancora oggi ci siano associazioni politiche che nascono proclamando progetti di chiusura a pensieri politici nazionali. Credo che alimentare il PREGIUDIZIO che i partiti nazionali non sappiano fare una buona politica territoriale, non porterà il Trentino lontano. Credo invece che, oggi più che mai, serva accompagnare il Trentino e la sua Autonomia a parlare un linguaggio all’altezza dei più avanzati territori d’Europa”.

Finisce

PREGIUDIZIO: atteggiamento di chiusura da parte (di norma) di una maggioranza numerica contro una minoranza dovuto a ignoranza e/o paura e/o interesse. Esistono tuttavia pregiudici si minoranze contro maggioranze, come quello degli uomini verso le Donne “il cui superamento sarà la maggiore se non l’unica rivoluzione del nostro tempo”. Così Norberto Bobbio in “Elogio della mitezza e altri scritti morali”, Il Saggiatore 2014, pag. 99).
Ecco che mi auguro di cuore che la politca passatista del “tutto cambi (e tutto e tutti ritornino!) affnchè nulla cambi”, sia il pregiudizio che alimenta una minoraza nostalgica nei confronti di una maggiorazna di appassionati del libero pensiero. Anche al femminile.