LETTERA APERTA AL COMUNE DI TRENTO – INCIDENTE NELLA PISTA CICLOPEDONALE LUNGO IL FERSINA – L’Adige, 23.11.21 pagg. 1 e 17: “Travolta da una bici: gravissima”.

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Novembre, 2021 @ 7:56 am

Sono un ciclista urbano ed extraurbano iscritto alla FIAB Trento. Percorro circa 5000 km all’anno, transito molto frequentemente su questa pista ciclopedonale per raggiungere le piste ciclopedonali della Valle dell’Adige.

Già da anni stavo intervenendo presso il Comune in merito alla sicurezza su questa pista ciclopedonale. Grazie ad un sopralluogo effettato con l’allora Consigliere Comunale Paolo Castelli sono riuscito a far collocare una ringhiera della giusta (maggiore) altezza nel tratto di pista solo ciclabile che scorre esattamente “sopra” la Via Cauriol. Infatti quel tratto era molto pericoloso, in quanto pur essendo esclusivamente ciclabile, era (ed è!) illecitamente frequentato anche da pedoni con cagnolini, bimbi in biciclettina, per cui se un ciclista (soprattutto se su bici da corsa, con i piedi bloccati sui pedali) fosse staro urtato e avesse sbandato contro la precedente ringhiera (molto bassa), sarebbe precipitato nella sottostante Via Cauriol con un volo di 6-7 metri.

In merito al grave incidente di cui al titolo, mi permetto di sottoporre all’attenzione di chi legge alcune sottolineature:
1) “Il pedone ha la precedenza, in più è stato investito alle spalle”, quindi la colpa è del ciclista. Sono d’accordo, ma questa soluzione, pur corretta, è semplicistica e insufficiente. Infatti …
2) … manca in generale una segnaletica che ricordi a ciclisti e pedoni le principali regole da rispettare (con le relative sanzioni) nell’utilizzo di una pista ciclopedonale: “pedoni a sinistra al massimo affiancati in coppia; ciclisti: moderare la velocità e usare il segnale sonoro”;
3) in particolare nel tratto del sottopasso dove è avvenuto l’investimento, sarebbe stato necessario imporre che i ciclisti conducessero le bici a mano;
4) occorre estendere il servizio della Polizia Locale in bicicletta dall’area cittadina alle piste ciclopedonali del Comune, anche esterne al centro abitato.

Io stesso, nel percorrere quel tratto di pista ciclopedonale, mi sono dovuto fermare in quanto ritenevo pericoloso cercare di superare pedoni che procedevano al centro della pista: se avessi suonato con il campanello, i pedoni si darebbero spostati a destra o a sinistra? Una volta che ho cercato di spiegare molto garbatamente questo aspetto del problema, una gentile “signora”, con un gesto molto eloquente di un suo dito, mi ha invitato ad andare … altrove: “I pedoni hanno la precedenza!

”Concludo: si sta lavorando molto per aumentare le pista ciclabili e rendere sicure rispetto alle auto. Bene. Tuttavia quasi niente si sta facendo in merito alla regolamentazione e sicurezza delle piste ciclopedonali rispetto a …se stesse! Esiste tuttavia un precedente virtuoso: in Valle di Fiemme, in estate, tratti della pista ciclopedonale – altrimenti pericolosi rispetto ad un urtilizzo misto – sono trasformati in pista esclusivamente ciclabile e i pedoni indirizzati su un tracciato loro riservato.