MEDICI IN PRIMA LINEA: Dr. MATTEO GIULIANI

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 19 Novembre, 2021 @ 5:25 pm

Ci siamo conosciuti in ospedale circa 11 anni fa: a lui nasceva un figlio, a me una nipotina. Matteo ormai è un amico e poi “anche” il mio medico di famiglia. Lo dico subito così evito di essere accusato di volere nascondere questo rapporto: e lo è a tal punto che quando qualcuno chiede a me, Genovese di nascita e di crescita e Trentino da 35 anni se e perché – ora che sono in pensione – non penso di ritornare a Genova, una risposta fra le tante è anche “Ma un medico così, dove lo trovo?”

Ma veniamo all’intervista dell’Adige a Matteo sui NoVax (e sui SiVax, n.d.r.).

Matteo divide i NoVax in tre categorie (leggete l’intervista). Io mi permetto di inquadrarli in una sola, quella di una categoria minoritaria che sulla base di un pregiudizio, condiziona e danneggia una categoria maggioritaria, quella dei SiVax. Il pregiudizio è un pre-giudizio di solito espresso da una maggioranza contro una minoranza, ed è frutto di interesse e/o ignoranza e/o paura. Quello dei NoVax fa eccezione, in quanto è espressione di una minoranza “contro” una maggioranza (come quello espresso dalla minoranza degli uomini contro la maggioranza femminile).

Mi si potrebbe obiettare che i NoVax ce l’hanno con il governo e non con noi SiVax. Forse nella forma, replico, ma nella sostanza io mio sento aggredito e danneggiato. Aggredito perché aumentano di molto il rischio che io stesso sia contagiato. Danneggiato perché i NoVax aumentano il contagio che aumenta i ricoveri (e i lutti) con i relativi alti costi umani e finanziari; determinano fortissimi ritardi nell’esecuzione di altri interventi medici di primaria necessità; danneggiano l’economia e il relativo gettito fiscale; fanno crescere il fabbisogno finanziario dello Stato e quindi il rischio di un aumento delle imposte a mio carico.