OGGINBICI: 240!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 11 Giugno, 2021 @ 5:14 pm

Detto altrimenti: in biciletta? Nooo, leggete qui sotto!    (post 4274)

240 Km? No, raga, il fatto è che oggi, in tre, facendo la somma, avevamo (e abbiamo!) 240 anni, chi più chi meno! Evvabbè …

Giovanni, Claudio ed io. Si esce dall’A22 ad Ora, ci si dirige verso nord e dopo soli 300 metri di SP, a sinistra, il piazzale di parcheggio con il chiosco dell’ormai amico Otto e poco più avanti un quasi bicigrill. Otto ormai è un amico: ci incontriamo da anni, ogni anno: quattro chiacchere anche in tedesco, succo di mela, frutta fresca, un consiglio sulle nuove ciclabili, sul tempo.

Veniamo alle biclette. Cento metri più a nord è stato ricavato un sottopasso che evita ai ciclisti il pericoloso attraversamento della SP da cui, sulla destra, inizia il percorso ciclabile sul tracciato della vecchia ferrovia. La prima pietra miliare che trovare indica km 3, perchè il conteggio partiva dalla stazioncina nel centro di Ora.

La pista fino al Passo San Lugano: 22 km per 855 metri di dislivello. La pendenza sarebbe regolare del 4-5% circa, cioè “ferroviaria” ovvero assolutamente pedalabile. Solo che verso i km 10-12 il tracciato ferroviario è stato utilizzato per costruzioni varie e la viabilità automobilistica, per cui noi pedalatori siamo dirottati a scalare alcune centinaia di metri al 10-12-14 %- Evvabbè …
Fondo: più spesso sterrato facile. Io avevo pneumatici da asfalto e non ho incontrato la minima difficoltà.
Gallerie: corte, ferroviarie, in numero di quattro, TUTTE ILLUMINATE! (Ditelo ai sindaci dell’Altogarda e ai rispettivi governo provinciali: che illuminino le gallerie fra Torbole e Malcesine, e che ci vorrà mai, con batterie a energia solare? Via …!).
Prati, casolari, boschi … una varietà di bellezza pura!
Durante la salita ci siamo alternati con due signore scalatrici anche loro IN E BIKE COME NOI TRE, ma con tanti anni di meno. Evvabbè …
Al Passo, lunga sosta con tre canederli a testa, qualche bevanda e un caffè.
Poi la planata a 40-45 kmh lungo la SP fino a Montagna ed Egna. Indi sosta dissetante al chiosco di Otto.
LA VOGLIO RIFARE e, al ritorno, scendere lungo la via di salita e dopo i primi km, prendere il bivio a sinistra per Trodena-Mulini-Gleno- Montagna: solo che al Passo dovrò mangiare qualcosa di più leggero !

Good e-bike everybody!

Mi giunge il gradito contributo di Giovanni Soncini:

Eran in tre, eran giovani e forti,
e non son morti.

Me ne andavo al mattino a spigolare
quando ho visto quei tre a pedalare.
Eran tre in bici e andavan con sudore
salendo verso il passo tricolore.

A Montan la fontan hanno veduta:
sceser senz’armi, senza fare guerra
per ristorarsi con ‘na gran bevuta
e riposar col cul seduti a terra.

Eran in tre, eran giovani e forti,
e non son morti.

Salir li vidi su per l’erta sponda
ne lo verde che qui tutto circonda.
Giunti a lo passo con un bel sorriso
al canederl piatton volsero il viso.

“Venuti siam in pace ed armonia
cibo e vini a gustar in allegria.
Li calici di vin convien gustando
la Val di Fiemme sotto il sol mirando”.

Eran in tre, eran giovani e forti,
e non son morti.

Bravo Giovanni!