OGGINBICI, 3/50
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 9 Giugno, 2021 @ 1:32 pmDetto altrimenti: 3 ore, 50 km, soste per foto e al Bicigrill di Nomi comprese (post 4273)
Prima cosa, un’occhiata alla posta e ai post sul blog e su FB, poi via col vento! E “siccome che” mi è rimasto poco tempo, ho usato la e-bike. Alla continua scoperta del territorio mi sono lanciato nella “giungla” delle splendide stradine poderali fra vigneti e meleti (“pomari) a sud di Trento: in tre ore ho incrociato, nell’ordine: un ciclista, un trattore, una lepre (è la seconda volta in pochi giorni, che sia la stessa?).
Mi è venuto in mente un cartello che vidi lungo la ciclabile della Val Aurina che da Brunico conduce a Campo Tures ….
… e mi sono chiesto se e come queste poderali possano essere “vendute” come prodotto turistico, previ accordi con i proprietari dei terreni, sistemazione della segnaletica, e quant’altro dovesse servire.
Infatti, questa mattina (09,00-12,00) ho lasciato che la bici scegliesse la strada; ora a sinistra, ora a destra e così via, con la sola limitazione di escludere percorsi sterrati. Per lei l’orientamento è facile: nord-sud, montagne a destra e a sinistra, i “confini” della zona (un paio di km fra l’autostrada e la SP destra Adige), i cavi dell’alta tensione che correndo da nord a sud, dall’alto dividono idealmente in due l’area.
Le foto: tre ragazze a passeggio prima dell’inizio delle poderali; gli addetti dell’Agenzia Provinciale per la tutela dell’ambiente che fanno il monitoraggio della qualità dell’acqua dei canali; la mia “pista” di risalita verso nord.
Good bike & good poderali everybody!
P.S.: possibili aspetti tecnici dell’organizzazione delle piste poderali turistiche:
1) Sono organizzate piazzole di sosta nei punti di accesso, utilizzabili anche da bus, su prenotazione;
2) la manutenzione di questa strade private passa all’Ente Pubblico che provvede anche alla segnaletica e al marketing del prodotto turistico “pista ciclabile poderale” (deplinat illustrativi);
3) per gruppi numerosi (ad esempio scolaresche) è prevista la prenotazione, con preavviso ai proprietari dei terreni;
4) viene disincentivato l’utilizzo dei pesticidi e comunque gli orari di irrigazione sono regolamentati;
5) lungo i percorsi sono previsti punti vendita dei prodotti locali, sull’esempio di quanto avviene in Alto Adige, dove sono previsti anche punti self service: