OGGINBICI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 13 Maggio, 2021 @ 3:06 pmDetto altrimenti: brevi giretti tanto per sgranchirsi le gambe (post 4255)
Molti sono gli articoli e i post su grandi salite, grandi tour. Questo invece è il racconto di un piccolo tour. Abito a Trento. Negli ultimi 30 giorni ho pedalato per le stesse stradicciole poderali e piste ciclabili con tre panorami diversi: i fiori coperti di ghiaccio, a seguito dell’annaffiatura dei contadini effettuata per proteggerli dal gelo peggiore (sic!); la piena fioritura; tutto verde. Oggi tutto verde.
Ciclabile della Valle dell’Adige, per intendersi siamo al Bicgirill di Trento, in direzione sud, sulla sinistra orografica dell’Adige. Dopo 3,5 km arrivo al ponte di Mattarello. Lascio la ciclabile, volto a destra, scavalco l’autostrada A22 e il fiume Adige, mi tengo sulla sinistra e proseguo per circa 2,5- 3 km in direzione sud-sud ovest sulla SP n. 21 detta della Gotarda, pianeggiante e poco frequentata. A questo punto un bivio verso sinistra (sud) per strada poderale asfaltata molto ben visibile (segnalare con il braccio la svolta a sinistra!) in mezzo a piante di mele e altre coltivazioni, fino a ricongiungermi con la poderale asfaltata che proviene da sinistra da nord e che si sviluppa, sulla destra Adige, sull’argine del fiume. Da qui per un paio di km sino all’altezza del ponte ciclabile che invece è attraversato dalla parte sinistra verso la parte destra del fiume da parte di chi, a Mattarello, sia proseguito sulla pista ciclabile iniziale (cioè, senza voltare a destra, etc. v. sopra). Qui per ciclabile si arriva al Bicigrill di Nomi dal nome “Asgard”. Da casa 20 km. Ritorno idem, oppure tutto sulla ciclabile “normale” per 18 km (casa-casa). Percorsi interamente asfaltati (oggi ero con la mia bici da corsa, la mitica, storica “Numero Uno” )
Il percorso per poderali è più rilassante e molto più bello nella stagione della fioritura. Inoltre, in caso di vento da nord persistente, è più riparato.
Good bike everybody!