TRENTO, CITTA’ “METROPOLITANA” OVVERO UNA NUOVA ETA’ DEL COMUNE

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Aprile, 2021 @ 5:41 am

Detto altrimenti: si impone una riflessione in tal senso    (post 4248)

 ” Metropolitana” fra virgolette, s’intende: quello che conta è il concetto. Ora mi spiego. In altre regioni la grande città capoluogo, a ragione del suo elevato peso specifico, è stata elevata a questo rango, con maggiore autonomia, potere e responsabilità.

PAT- Provincia Autonoma di Trento, un’area “asimmetrica e disomogenea”: 166 comuni di cui 160 piccoli, 5 medi, ed uno “grande”, il Capoluogo. E’ chiaro che il rapporto della PAT verso i 160 piccoli comuni è diverso da quello verso il Capoluogo. Un esempio: la PAT può ben emanare un ordine generale ai 160 piccoli comuni sugli orari di chiusura dei negozi alla luce di un interesse generale, ma lo stesso potere lo può reclamare Trento su se stessa, in quanto a sua volta gestisce una sua specifica “generalità”. In altre parole: la PAT deve porsi nei confronti della città capoluogo come holding tendenzialmente “pura” (finanziaria) e sempre meno “operativa”, e riservare le sue energie alla gestione dei grandi problemi nei confronti del potere centrale (Autostrada A22) e del potere provinciale di Bolzano (Mediocredito TAA). Cosa che non sempre ha fatto.

Circa il rapporto PAT-Capoluogo, un esempio: la legge urbanistica della PAT non dovrebbe imporsi sulla legge urbanistica del Capoluogo, se non altro perchè … cosa ci starebbe a fare il governo cittadino?