D DAY – IERI DANTE A TUTTOBENIGNI!

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Marzo, 2021 @ 7:24 am

Detto altrimenti: Dante, mai così attuale e universale!      (post 4631)

DANTE DAL PARADISO ALL’INFERNO – Ieri un grande Benigni ha commentato ed esposto il XXV° Canto del Paradiso, (il Canto della Speranza) al Capo dello Stato. Poi, più tardi, La RAI ci ha riproposto una precedente esposizione di anni fa sul V° Canto dell’Inferno, quello di Paolo e Francesca.

DANTE IN PARADISO. Speranza, chissà com’era felice nel sentire commentare e recitare un Canto paradisiaco intitolato al suo nome! Eppure delle tre Virtù la più importante è la Carità, poi viene la Fede e la speranza è … l’ultima Dea. Certo è che se il Divin Fattore ci facesse la Carità di darci nuova … Speranza …

DANTE INNAMORATO – Comunque fra i due Canti io mi ritrovo soprattutto in quello “infernale” perchè è più umano. In esso mi permetto di sottolineare in aspetto: l’abbraccio dei due amanti. L’abbraccio, quello che oggi ci sta mancando a causa della pandemia; quello che sta mancando agli amanti; a nonni e nipotini, agli amici. E in quel bacio così dolcemente descritto, riconosco il desiderio d’amore di Dante ed anche ogni nostro simile anelito: in molti di noi – più fortunati – appagato; in altri no.

DANTE POLITICO – Nella sua esposizione Benigni ha parlato anche del Dante uomo politico: guelfo, guelfo bianco, ghibellin fuggiasco, mai in pace al punto che si convinse a fondare lui stesso un partito di cui poi sarebbe risultato essere l’unico iscritto, il Partito di Dante, in sigla PD, un partito sempre in grande agitazione, che sarebbe stato successivamente definito da Woody Allen come un “partito progressista che non condivide alcune delle proprie tesi”:

“Fra tanta luce ancor la strada è oscura
ch’a seguitar abb’io col mio partito
in questa mia politica avventura

poi che fra Cinquestelle io son finito.
Luce Suprema ch’universo schiari
dona anche a me un senno assai pulito

che traggami al di fuor da questi mari!”

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