SIMILITUDINI INFAUSTE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 3 Marzo, 2021 @ 6:45 amDetto altrimenti: mentalità fascista in azione (post 4614)
Correva l’anno 1928, il 4 giugno 1928 Il Pubblico Ministero Michele Isgrò, del Tribunale Speciale “Per la difesa dello Stato fascista” concluse la sua requisitoria, avanti la Corte che giudicava Antonio Gramsci, con una frase rimasta famosa: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare». Di tempo ne è passato. Il ventennio è stato abbattuto dalla Lotta partigiana e dagli alleati della “Grande guerra”.L’Italia si è data una Costituzione che prevede la separazione dei poteri Legislativo, Esecutivo e Giudiziario e mai ci saremmo voluti trovare ancora con il potere Giudiziario, attraverso un magistrato (sebbene in pensione) e che ha svolto incarichi prestigiosi nell’ambito della Magistratura, proferire parole che richiamano alla mente quella frase pronunciata in un Tribunale speciale fascista ben 107 anni fa.
Agnello (Nello) Rossi ex Presidente di “Magistratura Democratica” (e per fortuna che è democratica…), sindacato di una parte considerevole di Magistrati, così ha esordito «… bisognerebbe stringere un cordone sanitario attorno a Matteo Renzi».
Ma a quale livello di virulenza nell’agone politico ancora dobbiamo assistere prima che chi di dovere e chi ha ancora sani principi democratici reagisca ad un inquinamento della vita politica e sociale di questo Paese? A quale strapotere di un organo che deborda dai propri confini istituzionali dobbiamo ancora permettere di agire impunemente senza conseguenze alcuna e senza veder messa in pericolo la Carta Costituzionale quale supremo atto costitutivo di difesa della democrazia e della libertà?
Qui non si tratta del sacrosanto diritto di contestazione di una scelta politica, o di insulti ad un politico (per altro sanzionabili per via giudiziaria). C’è ben di più. C’è la larvata insinuazione che va messo in condizioni di non parlare, di non pensare, di non esprimersi, di non agire, di non avere idee, di non progettare un futuro migliore, di non poter fare, in buona sostanza, quello che è sancito nella Costituzione: politica attiva con metodi democratici di un eletto dal popolo. Attenzione perché la sottovalutazione di piccole vibrazioni è pericolosa e se non si è vigili ne può nascere un terremoto. La storia ce lo insegna e da un’alzatina di spalle al Tribunale speciale il passo è breve. Non si è antifascisti solo nel dire no al fascismo così come conosciuto. Lo si deve essere sempre e con chiunque metta in discussione o paventi di farlo le libertà democratiche di ciascuno di noi.
Roberto Graffietti