DEBITO PUBBLICO: INTERVENTI EVITA-PATRIMONIALE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 7 Febbraio, 2021 @ 5:53 amDetto altrimenti: due interventi per evitare una tassa patrimoniale (post 4582)
Il nostro debito pubblico è ormai salito fino ad essere il 160% del PIL. Sarebbe come se una famiglia proprietaria di appartamento con box, incassasse €30.000 l’anno e avesse uno scoperto bancario di di 48.000. Direte che ci può stare. E invece no, perchè quella famiglia ogni anno spende €35.000 e quindi continua ad aumentare il suo debito in conto corrente. Fino al giorno in cui la banca le impone di diminuire l’esposizione. La famiglia non ha altra via che incidere sul proprio patrimonio: si auto impone una “patrimoniale” e vende il box.
Il nostro debito pubblico aumenterà anche in funzione della parte dei miliardi concessici dall’UE sotto forma di Prestito, sia pure a tassi assai contenuti. La crescita potrà essere parzialmente temperata dalla tendenziale discesa dello spread e quindi del costo per lo Stato della corresponsione degli interessi, il che tuttavia non riuscirebbe ad invertire il fenomeno. Se non si interviene con operazioni significative, la soluzione non potrà che essere una tassa patrimoniale, come già sta suggerendo la Corte dei Conti, anche perchè la ricchezza finanziaria e immobiliare degli Italiani è elevata.
Al che, gli interventi evita-patrimoniale che da tempo mi permetto di sottoporre all’attenzione di chi ci governa sono due:
1 – l’emissione di Titoli Irredimibili di Rendita non-di-debito in sostituzione volontaria delle tranche di titoli di debito in scadenza, oltre a quote aggiuntive. In tal modo, contemporaneamente si abbasserebbe il livello del debito e si aumenterebbe la disponibilità finanziaria del Tesoro per investimenti.
2 – La creazione di un Fondo Immobiliare per la vendita a rate annuali del patrimonio immobiliare dello Stato (250 miliardi di Euro) e degli Enti Pubblici territoriali, oggi non a reddito (altri 100 miliardi, a volere essere prudenti nella stima). Cioè che la Famiglia- Stato venda i suoi box, non incida sui risparmi dei singoli componenti (i cittadini).
Why not?