LA RENZIADE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Febbraio, 2021 @ 6:44 amDetto altrimenti: a pensar male … (post 4575)
DAMNATIO MEMORIAE – Si cancelli la memoria delle proposte di Renzi; lo si paragoni a Bin Laden (in una trasmissione RAI!); si mistifichi il significato della sua azione politica; non si risponda punto per punto alle sue istanze, alle sue proposte concrete; poi, piano piano, si dia loro attuazione come azioni “proprie” come ad esempio per quanto riguarda l’esigenza di modificare il rapporto Stato-Regioni.
PICCOLO PARTITO – Non si tratta di un piccolo partito che pretende di condizionare l’azione del governo, ma di una componente del governo che reclama il diritto di contribuire all’azione del governo. E il “re”, anzi, il “conte” che si è rifiutato di accettare di dialogare, di rispondere alle sue lettere, di dare seguito alla riunione programmatica dei capigruppo, con ciò stesso ha messo in evidenza il proprio torto e l’altrui ragione.
LA VALANGA – Si afferma che Renzi ha causato la crisi, una valanga che rischia di compromettere l’azione di un governo proprio mentre il Paese ne ha più bisogno? La valanga? La valanga è provocata da chi ha “tagliato” il pendio di neve sciando “di traverso”, da chi ha tagliato in due la compagine governativa separando i “suoi” dagli “altri”: la valanga nei due casi non è causata da chi ha voluto evitare di esserne travolto.
IL GOVERNO, SIMBOLO DELLA DEMOCRAZIA – Il simbolo è un quid che unisce tutti coloro che vi si riconoscono. Ma se taluno vuole appropriarsene, vuole farne una sua prprietà privata, il simbolo da elemento di unione diventa elemento di divisione e di guerra.
I RITARDI – Da sette mesi Renzi reclama per Italia Viva il ruolo istituzionale che le compete: questo è il ritardo, non le due settimane che alla fine Renzi sta impiegando per riuscire ad essere ammesso al dialogo.
I TEMI DIVISIVI IL MES – Taluno dice no perchè “costa” (e non è vero); perchè “è condizionato” (e non è vero); no perchè “è divisivo”. Certo, è divisivo fra chi adduce motivazioni non veritiere e chi dice la verità. Mi sembra quel famoso lupo che voleva a tutti i costi trovare una ragione per mangiarsi l’agnellino: pater tuus per Hercules!
LE POLTRONE – C’è chi le lascia e chi “responsabilmente” si vende pur di ottenerne qualcuna.
CONTE …NUTI – Renzi parte dai Conte …nuti, altri partono da Conte. Però poi si accusa Renzi di volere anche le poltrone: no, Renzi vuole che le poltrone siano assegnate a chi sa tradurre in pratica quei contenuti, non da chi nemmeno legge le carte delle sue proprie proposte, o da chi pensa che organizzare la vaccinazione sia piantare le Tende Primula.
PRIVATIZZARE – Privatizzare la progettualità che compete al governo e i Servizi. Ma Renzi non vuole. E’ andata così: lui conosce poco l’inglese ma sa che “to go public” non vuol dire andare verso il settore pubblico, bensì andare verso la platea dei privati (consulenti nostri!). E si è opposto.
LA DEMOCRAZIA PARLAMENTARE – Renzi la difende anche di fronte a chi pare non si accorga che lo svilimento delle funzioni istituzionali (Parlamento e collegialità della compagine di governo) rappresenta una tappa del percorso verso la democrazia diretta, cioè verso l’oligarchia.
LA SUPERFICIALITA’ – All’inizio c’era solo retorica (straparlo); demagogia (faccio ciò che il popolo richiede anche se ciò fa male al popolo); populismo (dico che ho solo eseguito la volontà del popolo); sovranismo (siamo il governo migliore del mondo, non abbiamo bisogno di nessuno). Poi è sopravvenuta anche la superficialità.
IMPROVVISAZIONE Non ci si improvvisa professori universitari, avvocati. Ci si improvvisa grandi politici.
DENARI PRIVATI E DENARI PUBBLICI Guai a fare un volo all’estero a spese proprie! Invece ben venga un sondaggio privato a spese pubbliche. A PENSAR MALE … – Si, lo so, sto pensando male, ma che volete, il mi’ babbo e gli era di Montalcino, un toscanaccio danniente, uno di quelli “maledetti” da Curzio Malaparte! Eppoi, lo dicono anche gli Spagnoli: piensa mal y acertar