IL COVID E LA DONNA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 25 Gennaio, 2021 @ 9:55 amDetto altrimenti: un’occasione per riflettere (post 4566)
Ogni problema ha diritto alla sua centralità. Il Covid ne ha evidenziata – fra le tante – una: il ruolo non ancora adeguatamente riconosciuto della Donna. Dice … tua moglie lavora? No, lavoro solo io. Ecco, lei no, lei non lavora: lei sta a casa, lei semplicemente accudisce casa, figli, marito, sostituisce le insegnanti con la scuola a distanza, spesso accudisce anche i nonni, fa anche volontariato e – senti senti! – fa anche politica! No, lei non lavora.
Chi mi legge sa che con il mio amico Gialuigi De Marchi ho pubblicato un libro sulla finanza. Ora ne sto leggendo uno sull’economia (Stefano Zamagni, “Laudata Economia”, Fondazione Don Lorenzo Guetti Ed. – Vitrend, 2020). Un capitolo “Per una diversa politica della Donna” . Finanza ed economia, il mio pane quotidiano da una vita.
Zamagni. Fra i tanti concetti, ne traggo quattro:
1) il valore annuale del lavoro familiare secondo il metodo del costo opportunità è calcolato in 570 mildi di euro l’anno, secondo il metodo del costo del servizio in 433 mildi. Un quarto del PIL;
2) la famiglia è il massimo generatore di capitale umano, sociale, relazionale (di mio aggiungo: il “Mondo” è l’insieme delle relazioni umane!);
3) non si tratta di “CONCILIARE” due situazioni in conflitto, il lavoro familiare con il lavoro esterno, bensì di “ARMONIZZARE” responsabilmente, armonicamente e in modo completo due situazioni che “non sono in conflitto” ma che “convergono” verso un unico obiettivo;
4) occorre passare della tante e scollegate politiche settoriali (asili nido, congedi parentali, orario flessibile, etc.) ad un sistema integrato per la protezione del benessere familiare.
Donna … Domina. E se mi sbaglio mi corigerete!