L’UCCISIONE DI AGITU
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 31 Dicembre, 2020 @ 7:45 amDetto altrimenti: dai miei contatti su Facebook (post 4122)
Ho iniziato riportando un post di ELISA SITTONI. Non sono riuscito a traferirlo direttamente, quindi l’ho copiato, lo condivido in pieno e mi sono permesso di aggiungere qualche mia considerazione.
Inizia
Non conoscevo personalmente Agitu Ideo Gudeta ma, come lei non conosco moltissime altre persone nel mondo. Questo, tuttavia, non mi esonera dal provare un sentimento di rabbia e tristezza e fare una riflessione su quanto accaduto ad Agitu. Viviamo in una società in cui la perdita di valori da parte di molte persone è lampante e allarmante. Quanto accaduto è un atto di violenza nei confronti di un essere umano che tanto aveva fatto per tenere stretta la sua vita alla terra, scappando 10 anni fa dall’Etiopia verso l’Italia e diventando in Trentino una valida e apprezzata imprenditrice; la sua vita però era nuovamente stata messa in pericolo nella terra in cui aveva trovato rifugio, ricevendo minacce a sfondo razziale … ed ora … ora non ha avuto il tempo nè di scappare nè di chiedere aiuto: le è stata tolta la vita, umiliata fino alla fine … Troppe volte si ricercano le ragioni di questi atti : denaro, gelosia, razza, religione … la realtà è che l’omicidio di un essere umano non ha una valida ed accettabile ragione ma è lo specchio di un preoccupante decadimento sociale, una lenta e costante perdita di valori e amore verso ciò che di più grande ci è stato donato, LA VITA E IL RISPETTO DEGLI ALTRI!
Finisce
Grazie, Elisa! La causa prima di questi delitti è proprio la perdita dei valori positivi, sostituiti da disvalori ed in particolare dall’etica del risultato, cioè di un obiettivo che il cinico di turno vuole raggiungere a qualunque costo: in campo politico; economico; sociale; umano. Come se ne esce? Diffondendo educazione, formazione, cultura: “cultura” che altro non è che “l’insieme delle conoscenze” e del “valore di ogni singola conoscenza”, a cominciare dal “valore di ogni vita umana”, in ogni suo aspetto.
L’omicida di Agitu è del Ghana. E in Africa noi “civili europei” siamo andati ad insegnare proprio il contrario: solo per fare un esempio … vengo dalla lettura di “Congo” di David Van Reybrouck, un prezioso libro sulla storia della colonizzazione ( = distruzione dei valori positivi) di quella terra. E oggi raccogliamo i frutti della nostra semina.
Altra operazione da fare è la costruzione di un Mondo (Mondo = insieme delle relazioni umane) più al Femminile: e qui cito un altro libro prezioso: Pier Luigi Celli, “Il potere, la carriera e la vita” (Ed. Chiarelettere 2019) pag. 139: “Al maschio il combattimento, alla donna il recupero dei valori originari: custodia, empatia, allevamento, flusso di risorse psicologiche di supporto e conforto. Come dice mirabilmente Umberto Galimberti, mentre la donna costruisce la sua identità nella relazione, il maschio pensa a “istituirla” lui la relazione, tendendo a bastare a se stesso”.
Che il Cielo ti accolga, Agitu!
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