FUNIVIA TRENTO-BONDONE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 20 Dicembre, 2020 @ 7:53 amLA POLITICA DECIDE, I TECNICI ESEGUONO. Ma la politca decide sulla base della diverse possibilità tecniche che le devono essere sottoposte dai tecnici. E i PRIMI TECNICI che si devono pronunciare sul progetto della funivia Trento-Monte Bondone non sono ingegneri, bensì manager, anzi “general manager” ovvero persone in grado di affrontare i molti problemi semplicemente secondo il loro ordine logico. I SECONDI TECNICI che devono contribuire al progetto sono manager di finanza sia aziendale che pura.
A meno che non si decida di ricorrere al project finance facendosi finanziare l’investimento dal costruttore dietro rilascio di una concessione della gestione per molti anni, IL PRIMO PROBLEMA da risolvere è la COLLABORAZIONE FRA COMUNE E PROVINCIA. La Provincia si trova nella posizione migliore per trovare la finanza necessaria a realizzare l’investimento, il Comune nella posizione migliore per far fronte ai probabili disavanzi della gestione. E allora?
LA PROVINCIA potrebbe emettere – con una campagna di marketing simile a quella che si fa per il turismo – dei BOP Irredimibili, ovvero dei Buoni Ordinari Provinciali Irredimibili di Rendita non di debito, vincolati al finanziamento dell’opera. La caratteristica dell’irredimibilità 1) costerebbe un po’ di più all’Ente emittente quanto a livello del rendimento da corrispondere, ma 2) farebbe sì che quei titoli NON possano essere un debito pubblico e 3) attirerebbe molti investitori da fuori provincia, italiani ed esteri.
IL COMUNE, in contropartita, potrebbe ristrutturare le proprie SpA produttrici di reddito lordo e netto in una Multiservice nella quale far confluire la gestione (presumibilmente in perdita) della funivia, con notevoli vantaggi fiscali. Ciò potrebbe essere studiato e proposto dall’Assessore Comunale alle SpA partecipate, prima al Comune stesso e poi alla Provincia.
COMUNE E PROVINCIA, insieme, potrebbero inserire l’opera in un progetto di sistema regionale: la creazione di un nuovo prodotto turistico: il STT BK – SUD TIROLO TRENTINO BIKE SAFARI, e cioè far sì che che la Funivia Trento Bondone fosse il catalizzatore di un progetto sul tipo del già esistente Tirol Bike Safari, un sistema di piste ciclabili “in discesa” di oltre 700 km offerto ai ciclo turisti che vogliano visitare l’intera Austria “a pedali”.
STT BK. Quel “BK” richiama un altro BK , quello che indica la persona di BRUNO KESSLER, ormai “antico” e “storico” e rimpianto presidente della provincia ma sempre ricordato come uomo delle molte idee, esperto cacciatore che sapeva cogliere al volo non solo la selvaggina ma anche le migliori occasioni di sviluppo e di crescita. Infatti il Sud Tirol Trentino Bike Safari potrebbe prendere le mosse da un brand formidabile: l’albero (con tanti rami molto importanti!) delle attuali piste ciclabili di valle da Resia/Brennero/Dobbiaco fino a RIVA DEL GARDA!
LA RIPRESA DOPO LA CRISI COVID DEVE ARRIVARE DA PROGETTI DI ALTO LIVELLO.