‘STO SFACCIMME ‘E COVID … (napoletano)
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 29 Novembre, 2020 @ 7:11 amDetto altrimenti: ci sta scassando i cabbasisi (siciliano) (post 4081)
Die Covid wurste (tedesco), il deserto Covid. Una sorta di barbarie, peggio del deserto dei Tartari. Si ha un bel dire: webinar, videoriunioni, telefonate … non è la stessa cosa. ‘Sto sfaccimme ‘e Covid ci sta dando il tormento (non sono napoletano ma semplicemente un amante di tutti i dialetti!).
Pensate a chi ha perso una persona cara; a chi era quella persona cara; ai nipotini separati dai nonni e viceversa; a chi stava cercando lavoro; a chi il lavoro lo ha perso; a chi il lavoro ce l’ha ma non sa come gestire i figli piccoli; a chi vede in grande difficoltà la sua impresa piccola o grande che sia; a chi non può più andare a scuola; a chi si sobbarca turni pesantissimi e rischiosi negli ospedali; a chi è ricoverato in ospedale o in casa di riposo e non può ricevere alcuna visita; a chi …. chi mi sto dimenticando? Mi vorrà scusare.
E noi, i fortunati, noi i “garantiti” noi ancora virus-indenni-pensionati -non-d’oro-ma-pensionati, noi nonni, noi riserva welfare di affetti, di aiuti economici e di servizio bambinai … noi un pochino dobbiamo stare attenti perchè si sa quello il virus non aspetta altro che trovare un anziano … ops, colleghi, scusate, un diversamente giovane da aggredire.
Dice … che dopo il personale medico noi saremo i primi ad essere vaccinati: me lo auguro proprio, così potremo tornare ad essere vicini ai nipoti e a dare un po’ di respiro ai figli. Comunque anche noi abbiamo dovuto fare alcune rinunce, piccole se vogliamo rispetto a chi sta facendo le grandi rinunce di cui sopra, ma pur sempre rinunce: niente gruppi di lettura e circoli culturali; niente teatro e concerti; niente pedalate e sciate che quelle si sa più vai avanti con gli anni più sono necessarie e salutari. E così via.
Dice ... ma ci sarà bene un aspetto positivo in tutto ciò! Rifletto un po’ … ci penso … ah … sì, eccolo: che un bene lo apprezzi (grammaticalmente la frase è errata perchè c’è l’accusativo ripetuto, ma fa lo stesso!) che un bene lo apprezzi – stavo a di’ (questo è romanesco) – quando ti viene a mancare. Ed allora apprezzi la salute che non è stata aggredita e quel poco/tanto di libertà che ti è rimasta: rivaluti questi beni e li custodisci gelosamente come cose preziose che ti arricchiscono ben più di una vincita al superenalotto.
Ricordiamocene, quando tutto sarà passato.