IRREDIMIBILI E RECOVERY FUND

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Ottobre, 2020 @ 12:54 pm

Detto altrimenti: “alta” finanza per tutte e per tutti      (post 4024)

FINANZA DEL COVID PERIOD

Sto pensando a quanto tempo ci vorrà a che siano utilizzabili dai singoli progetti italiani i denari del Recovery Fund. Esperienza insegna che siamo lenti nella programmazione necessaria ad incassare fondi dall’UE. E nel frattempo? Vivremo di speranze e di attese? No.

PER LO STATO

Che lo Stato emetta urgentemente Titoli Irredimibili di Rendita (si veda il mio libro pubblicato in aprile scorso) in sostituzione volontaria delle tranche di titoli di debito redimibile in scadenza e anche emissioni originarie. Il 25 agosto scorso Banca Intesa Sanpaolo ne ha emessi per 750 MILIONI ed ha ricevuto prenotazioni per 6,5 MILIARDI. Ci avevo visto giusto! Sarà interessante conoscere il taglio sottoscrivibile e quanti siano stati prenotati da sottoscrittori esteri. Fra l’altro, questi irredimibili bancari a più del 4% netto circa spiazzeranno gli attuali titoli di debito di Stato che rendono molto meno: soprattutto se il sistema bancario – anche estero – seguirà questa strada.

PER IL COMUNE

Un ragionamento analogo può essere fatto per i BOC- Buoni Ordinari Comunali, emessi solo a fronte di investimenti, con rendimento e tassazione privilegiata, convertibili in azioni delle SpA comunali di scopo e con durata superiore a 5 anni, quindi anche … senza scadenza, quindi irredimibili, quindi un non-debito, come un non-debito sono le azioni delle citate Spa. E se si deve aggiornare la legge che li prevede (art. 35 L. 724 dd 23.12.94), , la si aggiorni prevedendo anche un incremento del livello della rendita, oggi – per i BOC redimibili – superiore di un punto al rendimento dei titoli di debito di Stato.

E se mi sbaglio, mi corigerete o almeno mi telefonerete al 335 5487516 o scriverete a riccardo.lucatti@hotmail.it

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