IL SERVIZIO PUBBLICO CONSIGLIA O RISPONDE? E’ SOLO EFFICIENTE O E’ ANCHE EFFICACE?
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 14 Luglio, 2020 @ 11:22 amDetto altrimenti: piccole grandi domande che esigono risposta (post 3956)
(Post elettorale n. 9 – Grazie se leggete anche gli 8 precedenti)
Alle prossime “comunali” grazie se votate + TRENTOVIVA, lista a sostegno del candidato sindaco FRANCO IANESELLI e grazie se indicate tre preferenze: ROBERTO SANI, ELISABETTA ZANELLA, RICCARDO LUCATTI.
Per capirsi subito. Se viene per strada uno sconosciuto vi ferma e vi dice che ha fame, non è sufficiente darli un consiglio (“Hai fame? Mangia!”). Occorre dargli una risposta concreta, un aiuto, la soluzione del problema (oppure, in questo caso specifico, potete ignorarlo, ma questa è un’altra storia). Ma veniamo a noi. Quando noi ci rivolgiamo ad un servizio pubblico, vogliamo una risposta, la soluzione del nostro problema, non un semplice consiglio. Ecco cosa mi ha scritto un amico:
Un paio di giorni fa con l’amico Fabrizio abbiamo imbastito un bel giro (quasi) del Brenta: da TN a Dimaro abbiamo barato, prendendo il trenino della Val di Non. Poi su a Passo Carlo Magno: e’ dura ma solo fino a Folgarida, poi e’ molto pedalabile.Discesa fino a Pinzolo dove abbiamo finalmente visto il cartello della “ciclabile”. Bellissima e molto varia la ciclabile lungo il Sarca. Abbiamo poi optato per il lato orografico sinistro: Ragoli, cascate del Rio Bianco, Stenico. A Stenico il progetto iniziale era di scendere verso Ponte Arche, ma se “giro del Brenta” deve essere, allora è stato piu’ corretto salire a Molveno, Andalo e rientrare da Mezzolombardo. Bellissimo giro.
Un punto che non so bene a chi riportare: il trenino della TN-Male’ non ha piu’ il vagone che trasporta una ventina di bici che avevo utilizzato in passato. Ha solo una 4 o 5 appendi bici dove d’inverno si mettono gli sci. Uno per vagone: totale max 10 bici per treno. E alla biglietteria a TN ci hanno chiesto se avevamo la prenotazione, che noi che non avevamo. Ci hanno hanno caricato ugualmente. Si sono poi aggiunte altre due bici (e-bike) e il nostro treno era saturo. Alla fermata di Mezzocorona ferrovia si sono presentati altre due ciclisti, ma – non essendoci posto per le bici – li hanno rimandati “al prossimo treno se avra’ posto”. E se avessero avuto la prenotazione? Avrebbero fatto sbarcare noi per far posto a loro? O hanno modo di sapere prima della partenza se ci sono prenotazioni attive? (Ne dubito molto). Anche per il trasporto delle e-bike sulle corriere, ora Trentino Trasporti fa storie e non ti fa il biglietto ma poi: “Chieda all’autista che magari gliela prende”. Peccato che una provincia che vuol essere “bike-friendly” lo sia poi così poco!
Mi chiedo, anzi mi dico: questo modo di gestire un pubblico servizio deve essere modificato. Nell’era digitale, non ci vuole molto ad impostare un semplicissimo sistema on line che gestisca le prenotazioni, né un semplice ordine di servizio, chiaro ed inequivocabile, che non lasci alla discrezione o all’umore dell’autista se caricare la vostra bici o meno.
Altri casi
1) Noto che le luci stradali del viale sul quale c’è la mia abitazione sono accese di giorno. Segnalo la cosa al Comune. . Risponde: “L’ho già segnalato”. “Quando”, chiedo io. “Tre ore fa” risponde. Ed in tre ore non si è trovato il tempo di essere efficaci, cioè di arrivare al risultato, cioè di girare un interruttore.
2) Segnalo al Comune che un marciapiede è stato ridisegnato male, ha il bordo non in linea con l’asse della strada, è causa di incidenti. Mi si risponde: “Io non sono mica il geometra comunale”.
3) Bici nel Fersina: da mesi ho segnalato al Comune che un maleducato ha scaravemtato una vecchia bici nel greto del fiume Fersina. La bici è ancora lì. Tutto immutato.
4) Da mesi ho segnalato al Comune che la ringhiera che protegge i ciclisti in una ciclabile da eventuali cadute nella strada sottostante, con un dislivello di sette metri, è troppo bassa, e che quella pista ciclabile è affollata da pedoni e cagnolini che non usufruisono della vicina pista pedonale. Tutto immutato.
5) Segnalo al Comune che gli automobilisti che si immettono in una rotonda provenendo da una strada che prima della realizzazione della rotonda aveva diuritto di precedenza NON rispettano le regole di precedenza nelle rotonde. Non succede nulla.
Ecco un piccolo grande problema che mi propongo di affrontare e risolvere se sarò eletto alle prossime elezioni comunali: se al servizio pubblico chiediamo una soluzione, non ci basta un consiglio. Se chiediamo l’efficacia (il risultato) non ci basta l’efficienza. Se un addetto ad un servizio pubblico gestisce una fetta di potere, deve assumersi anche la sua fetta di responsabilità (del risultato).
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