QUE SERA, SERA
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 26 Settembre, 2012 @ 8:07 amDetto altrimenti: ricordate la canzone cantata dalla bionda Doris Day? Cosa succederà all’Italia, all’Europa, al Mondo? (O cosa dovrebbe/potrebbe succedere …)
In Italia? Per fortuna che siamo in crisi, in decrescita … altrimenti con questo “scoprirsi di tombe†e di scoperchiati pentoloni,  ribollenti fondi neri della politica, di tutta la politica o di quasi tutta la politica .. – scrivo “quasi tuttaâ€, così almeno mi salvo in quanto “ogni politica†può ritenere di essere ricompresa nell’accezione, quindi potrà non offendersi, quindi non si arrabbierà con me - ci potrebbe capitare fra capo e collo un colpo di stato … ops, scusate, m’è scappata… volevo scrivere un colpo di … spugna, il che in buona sostanza è la stessa cosa ma suona meglio. Ma mancano le condizioni internazionali, per fortuna! E poi, la mia è una finzione ed anche una “funzione” matematica, un “limite” che non ti dice quale saà il risultato, bensì verso quale risultato ci si sta dirigendo …
In Europa? Che ci si sbrighi a realizzare gli USE, United States of Europe.
Nel mondo? Che ci si ricordi del monologo del Console Romano Menenio Agrippa che pose fine alla rivolta della plebe del 494 a. C.. Agrippa spiegò l’ordinamento sociale romano metaforicamente, paragonandolo ad un corpo umano nel quale, come in tutti gli insiemi costituiti da parti connesse tra loro, se collaborano insieme sopravvivono, se discordano insieme periscono. E che, effettivamente, se le braccia (il popolo) si rifiutassero di lavorare, lo stomaco (il senato) non riceverebbe cibo. Ma ribatté che, dove lo stomaco non ricevesse cibo, non lavorerebbe e non lavorando tutto il corpo, braccia comprese, deperirebbe per mancanza di nutrimento. La situazione fu ricomposta ed i plebei fecero ritorno alle loro occupazioni, senza considerare che nel corpo umano la distribuzione del nutrimento dallo stomaco alle membra è inevitabile, mentre la distribuzione delle risorse tra gli uomini (e tra le diverse popolazioni del globo, n.d.r.) dipende dalla percezione del senso di giustizia e dall’organizzazione della società .
Riflettiamo, amici, riflettiamo! Non fa mai male.