PAT SPA

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 1 Giugno, 2020 @ 3:10 pm

Detto altrimenti: “… facciamo che PAT era …. che il Comune era …”     (post 3920)

PAT – Provincia Autonoma di Trento  (chiarisco perché molti dei miei lettori sono “Taliani”, cioè non Trentini). Facciamo che … vi ricordate la frase che si pronunciava da bimbi, durante i nostri giochi? … che io ero lo sceriffo, tu il bandito, lui il capo indiano … storie indotte, importate da un altro paese (come se noi non avessimo avuto le nostre da emulare, i nostri butteri, i nostri bravi banditi … ci sarebbero mancati solo gli indiani con le piume in testa ma mica si può avere tutto nella vita!).

E allora, facciamo che la PAT era  una SpA il cui capitale sia posseduto per il 25% da un unico azionista, e il rimanente sia diviso fra 281 piccoli azionisti. Si potrebbe a ragione affermare che quell’azionista possiede il pacchetto azionario di maggioranza relativa, quasi un pacchetto di controllo della SpA. Possiamo fare un altro esempio: facciamo che la PAT era una SpA Finanziaria mista, cioè di partecipazione e di coordinamento finanziario e che possegga 282 SpA operative, una delle quali, da sola, rappresenti il 25% del volume totale del fatturato di gruppo.

Ecco, esco dalle immagini “aziendalistiche”, solo per dire che il ruolo di Trento Città Capoluogo, è molteplice. Infatti, Trento

  • è comunque “città”;
  • è il maggiore centro di pensiero organizzato dell’intera provincia;
  • è il luogo geometrico dei punti nel quale il potere è unito alla responsabilità;
  • è il luogo geometrico dei punti nel quale si avvertono i benefici e/o i danni di decisioni prese o non prese in altri ambiti (cosiddetti “superiori”).

A ottobre avremo le nostre elezioni comunali. Penso che molta gente potrebbe essere invogliata a votare il candidato sindaco che mostrasse di avere questa visione del proprio ruolo.

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