COVID19 VISIONE D’INSIEME

pubblicato da: Riccardo Lucatti - 24 Maggio, 2020 @ 6:21 am

Detto altrimenti: ricorro spesso ad un’immagine        (post 3911)

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Anticipo qui la conclusione che troverete in fondo al post: un invito a quella parte della politica che si sta occupando delle prossime elezioni a diventare la Politica che si occupa delle prossime generazioni.

Ecco l’immagine: dalla sommità di un’alta scogliera avete la massima visione d’insieme del mare e nessuna percezione sensoriale. Man mano che scendete fino ad immergervi nelle onde, le percezioni progressivamente e gradualmente si invertono: nuotando, avrete la massima percezione sensoriale del mare e nessuna visione d’insieme.

Covid19: ha modificato i nostri comportamenti; ha interrotto il ciclo della produzione, del consumo, del fisco, degli investimenti. Dai media ci vengono date molte informazioni “disgiunte” circa gli interventi finanziari dell’UE e le elargizioni del governo ai vari settori in difficoltà: e noi stiamo letteralmente “nuotando” fra queste tante piccole/grandi onde di un mare in tempesta, del quale non riusciamo ad avere una visione d’insieme.

Anni fa un Comune mi aveva inserito nel Consiglio di Amministrazione di un grande Ente Fiera. Un giorno il Vicesindaco (di mestiere imprenditore) mi chiese che impressione io avessi tratto dalle prime riunioni alle quali avevo partecipato. Io risposi che non avevo colto alcuna “tensione”. Bastarono queste mie poche parole per farlo rabbuiare in volto: “Se non la coglie lei, vuol proprio dire che non c’è, ed è grave”.  Ecco, secondo la mia sensibilità di manager sperimentato, in quel contesto mancava la capacità di raggiungere e quindi di farsi carico della visione d’insieme e prospettica dell’Ente e della conseguente insita tensione che ne sarebbe automaticamente derivata.

Io non sto riuscendo ad avere una visione d’insieme. Amiche lettrici ed amici lettori, vi prego, non mi fraintendete: non sto sparandomi le pose (splendida espressione dialettale napoletana: non mi sto dando le arie): ognuno ha il mestiere che ha, ed il mio è stato ed è quello del manager, tutto qui. Quello che voglio dire che se non riesco io ad avere una visione d’insieme dei flussi finanziari in entrata ed in uscita; io che sono uno studiato (altrettanto splendida espressione dialettale trentina: uno che ha studiato); manager aziendale e anche finanziario da una vita; io che leggo Il Sole 24 Ore tutti i giorni, vorrà pur voler dire qualcosa, o no?

In altre parole: se io, da Presidente Amministratore Delegato di una SpA mi fossi presentato all’Assemblea dei miei Azionisti (i proprietari della SpA) con una simile serie di dati, mi avrebbero detto che quello non era il modo di rappresentare la situazione agli Azionisti; che la mia relazione era più un documento di lavoro interno e che per la loro riunione avrebbe dovuto essere più di sintesi e significativa.

Un’altra immagine: esondazione di un fiume, campagne allagate, i soccorritori accorrono con mezzi anfibi a salvare una famiglia isolata e rifugiata al piano superiore della palazzina. La padrona di casa indica loro che sul soffitto dell’appartamento del pianterreno ci sono vistose macchie di umidità. “Signora, prima pensiamo a questi due metri di acqua. All’umidità pensiamo dopo”.

La visione d’insieme di ieri mi pare che a qualcuno sia mancata, altrimenti non si spiegherebbe come mai la compagnia aerea di bandiera di un Paese-Museo-a-cielo-aperto come il nostro possa essere sull’orlo del fallimento. La visione d’insieme di oggi  a noi tutti  manca perché nessuno ci tende una mano per trascinarci  fuori dalle  onde, farci afferrare i primi appigli della scogliera della comprensione, per poi farci risalire tutta la sua parete, arrivare sulla cima ed avere, finalmente, la visione d’insieme della tempesta che si sta scatenando nel mare nostrum che più nostro di così non potrebbe essere!

Concludo invitando quella parte della politica che si sta occupando delle prossime elezioni a diventare la Politica che si occupi delle prossime generazioni.