LE NUOVE IDEE
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 16 Maggio, 2020 @ 6:43 amDetto altrimenti: che fatica farle progredire! (post 3898)
Farle progredire, ho scritto, non farle accettare: infatti non è detto che le nuove idee debbano essere necessariamente anche “buone” idee. Ma allora, dov’è il problema? Be’ raga, il problema consiste nella mancanza di entusiasmo di chi “nuove idee” è abituato a … non averne! E quindi è afflitto dalla mancanza di entusiasmo non certo nell’accettare quelle altrui, ma anche solo nell’esaminarle, nello sforzarsi di conoscerle a fondo per arrivare ad una decisione consapevole: accettarle, sostenerle e farle anche proprie (ma non solo proprie, mi raccomando!) oppure bocciarle.
1 – Il percorso delle nuove idee è “ad ostacoli”. Io stesso – che per natura sono più un “creativo” che un “gestore dell’esistente” – ne ho sperimentato alcuni. Ve li racconto. Torino, ero a capo della Finanza Italia della STET-Società Finanziaria Telefonica per Azioni, la più grande finanziaria del paese. Ideai e realizzai il sistema di controllo di rischio di cambio dell’intero gruppo (lo trovate qui http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/?p=74522). Stavo scrivendo la relazione informativa per il nostro Presidente Amministratore Delegato Dr. Carlo Cerutti. “E’ stato realizzato il sistema di gestione del rischio di cambio …” Un mio collega anziano mi convinse a cambiare in “Al fine di continuare a migliorare sempre più il sistema di gestione del rischio di cambio …”. Novità si, va bene, ma non esageriamo!
2 – Sempre alla STET, un caso opposto, ad onore della memoria e al merito del mio veramente amato capo diretto, il Dr. Ruggero Cengo Romano il quale, inizialmente, non aveva condiviso la novità che stavo proponendo, la cosiddetta Operazione Omnibus, ma me la lasciò realizzare dicendomi “Ma lo sa dottore che lei …” accompagnando quelle parole con il gesto delle nocche della mano a colpire la scrivania, come dire “che testa dura hai!”. Trovate l’accaduto in http://www.trentoblog.it/riccardolucatti/?p=74391. Salvo poi ad operazione realizzata, complimentarsi con me.
3 – Più di recente mi è capitato due volte: avendo risolto una situazione di un complesso economico turistico locale che rischiava il fallimento, ideai una soluzione, la realizzai ed alla fine mi sentii dire che il mio successo era la testimonianza dei precedenti insuccessi altrui. Tuttavia anche in questo caso riuscii a realizzare la mia idea. In altra occasione proposi una soluzione sulla mobilità provinciale ad un Assessore. La prima ed unica domanda che mi fece era e ne avevo già parlato ad altri, per vedere se avrebbe potuto vendersi come sua la mia idea.
4 – In questi ultimi mesi sto insistendo
non dico per far accettare tout court ma per fare esaminare con il giusto entusiasmo ed attenzione l’idea dei titoli “Rendita”. Qualcuno li ha subito compresi; altri pare quasi che temano di doversi confrontare con qualcosa per loro incomprensibile e quindi alzano un muro di disattenzione; altri infine li condannano con argomenti così inconsistenti che mi vergogno persino a riferirne. Ed io … io faccio come avevo fatto quando volli portare avanti l’idea di cui al n. 2: vado avanti, continuo a spiegare l’idea ed il progetto che ne può derivare, fino a quando qualcuno non mi avrà eventualmente convimto a desistere con argomentazioni serie: quelle sì che le accetterei! Ma in assenza di tali argomentazioni, Ich werde weiter marchire, io continuerò ad andare avanti con la mia proposta.
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Dice … “Ma se poi hanno ragione i detrattori?” Rispondo: “Almeno io ci ho provato a scalare la montagna. Loro non sono nemmeno usciti dal rifugio”. Qui a fianco: “qualche” anno fa – diciamo 50! – sulla vetta del Cimon de la Pala (spigolo Nord-Ovest). Quella giacca … quel martello … li conservo ancora!
Buone Nuove Idee a tutte e a tutti!
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