LA MOBILITA’ TRENTINA CHE VORREI
pubblicato da: Riccardo Lucatti - 18 Settembre, 2012 @ 6:28 amDetto altrimenti: vorrei un Trentino nel quale,
quanto ai treni ed alle auto,
– fosse completato il sistema ferroviario “minoreâ€Â (in aggiunta alla Trento-Venezia ed alla Trento – Malè) con le nuove linee Trento – Arco – Riva del Garda; Malè – Passo del Tonale; Trento – Valli di Fiemme e Fassa; Arco – Sarche – Tione – Pinzolo e forse, perchè no, Campiglio;
– le stazioni ferroviarie fossero attrezzate non solo con la segnalazione della località (ad esempio con “Roveretoâ€) ma anche col le indicazioni delle località turistiche raggiungibili per bus da ciascuna stazione (nell’esempio, con i cartelli “Riva del Garda†e “Folgariaâ€, con i relativi simboli della barca a vela e dello sciatore);
– sempre più dalle stazioni ferroviarie si potessero raggiungere direttamente gli impianti sciistici, ad esempio quelli del Bondone e di Fai della Paganella;
–  i treni interregionali “minori†(Valsugana!) non respingessero i ciclisti che vogliono salirvi con le biciclette;
– il turista (e il residente, ovviamente!) potesse usufruire di un’unica tessera prepagata, utilizzabile a scalare con saldo residuo inutilizzato rimborsabile, per il pagamento dei parcheggi e di tutti i mezzi di trasporto su tutto il territorio provinciale e regionale, ivi compresi gli “sconfinamenti adiacentiâ€, quale ad esempio quello sino a Bassano del Grappa o sino a tutto il Garda;
quanto all’autostrada del Brennero,
– fosse adottato un sistema a tariffazione differenziata per fascia oraria giornaliera, settimanale, mensile, in analogia a quanto avviene per il traffico telefonico, per una migliore distribuzione della mole del traffico sull’intero arco della giornata, del mese, dell’anno;
– fosse implementato il sistema intermodale per allontanare il traffico pesante dalla stessa;
quanto al Traforo del Brennero,
– che venisse realizzato sul progetto a suo tempo proposto dal GEIE privato ATT3 (Alptransfer Consulting GEIE-EWIV, Gruppo Europeo di Interesse Economico, Europaische Wirtschaftliche Interessen- Vereinigung, con sede a Bolzano in Via Frischin 3, ora disciolto perchè a suo tempo inascoltato dagli Stati) e cioè con tre canne di scorrimento riservate ai soli trenti merci teleguidati, e che i passeggeri venissero fatti transitare sulla linea attuale, rimodernata;
quanto alla Valdastico,
– potrei essere d’accordo nel suo completamento a patto che i TIR in entrata potessero accedervi solo su prenotazione, con destinazione obbligatoria per i nostri centri intermodali: oggi, l’interporto di Trento, domani forse anche quello realizzabile nell’area ex Alumetal a Mori;
quanto al trasporto aereo,
– fosse possibile fare l’accettazione per gli aeroporti di Bolzano e Verona direttamente a Trento, essendo poi portati dal bus fin sotto la scaletta del relativo aeromobile;
quanto alle piste ciclabili,
-Â le linee ferroviarie fossero tutte affiancate, sia pure a debita distanza, da piste ciclabili;
– ogni valle disponesse della “sua†ciclabile e le due città principali di una ciclabile che porti i turisti direttamente in centro, come già c’è a Bolzano!
-Â le piste ciclabili fossero tutte collegate fra di loro;
– fossero adottate e fatte rispettare precise regole di comportamento sulle piste ciclabili, da parte di pedoni e ciclisti;
– venissero realizzate piste ciclabili in quota e i dislivelli montani fossero valorizzati per chi li vuole discenderli non solo con gli sci, ma anche con le biciclette, senza che queste invadano i sentieri montani;
– fossero organizzati in Trentino e dal Trentino le escursioni ciclistiche plurigiornaliere di chi oggi attraversa le nostre ciclabili essendovi condotto da organizzazioni esterne al territorio;
quanto ai monti,
– Â i sentieri montani fossero riservati ai pedoni;
– fossero realizzati e/o meglio reclamizzati i diversi percorsi pedonali montani di attraversamento della provincia e della regione;
– i rifugi di montagna tornassero ad essere tali e non più alberghi su prenotazione per lauti pranzi a base di ostriche o per concerti;
– lo sciatore potesse acquistare abbonamenti a composizione variabile e a prezzo diverso, indicando egli stesso le stazioni che vuole vi siano ricomprese o meno;
quanto ai laghi,
– fossero realizzate e/o completate piste ciclopedonali attorno ai laghi di Toblino, Caldonazzo, S. Giustina e Garda;
quanto alle città ,
- le due maggiori città della Valle dell’Adige avessero impianti funiviari di arroccamento, analogamente alle loro cugine sudtirolesi ed austriache;
– la città Capoluogo fosse dotata di parcheggi di interscambio e di attestazione e gli accessi al centro storico venissero evidenziati come antiche porte di accesso alla città murata;
– la città capoluogo fosse dotata di un sistema di prenotazione della sosta e di guida alla sosta per i bus turistici, analogamente quanto avviene a Siena;
– fosse diminuito il costo per i residenti degli abbonamenti per la sosta, ampliate le zone per la sosta a pagamento e, con il ricavato, fosse migliorato il sistema del trasporto pubblico urbano.
Quanto alla gestione della mobilità ,
- il sistema della mobilità fosse gestito, quanto ad orari, bigliettazione, prenotazione, sicurezza etc. da un unico centro di telegestione e telecontrollo accessibile via internet anche dall’utenza.
E dopo tanto movimento, per ristorarsi, vorrei un Trentino nel quale le malghe fossero collegate da un percorso turistico pedonale (v. Sud Tirol)  e adeguassero lo stile della loro offerta gastronomica al livello dei loro cugini altoatesini.
Forse volere tutto ciò vi sembra di chiedere troppo? Ma no, ci stiamo lavorando … ci stiamo lavorando!